La Lombardia prende le redini della lotta al contrabbando online di farmaci falsificati, che proprio grazie al web trovano una scorciatoia con cui aggirare i canali distributivi ufficiali (le farmacie) ed entrare nel nostro Paese. E’ l’effetto della mozione approvata all’unanimità il 7 marzo scorso dal Consiglio regionale lombardo e illustrata ieri alla stampa da Emanuele Monti (Lega), presidente della III commissione Sanità e politiche sociali, e Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia. «La mozione» ha spiegato il consigliere leghista «è nata da una riflessione con la presidente Racca e mira a tutelare la salute dei cittadini: secondo i dati dell’Ocse, i farmaci contraffatti che circolano su internet non contengono il principio attivo oppure nascondono altre sostanze. Quindi, nel migliore dei casi sono prodotti che non hanno alcun effetto, nel peggiore causano gravi problemi».
La mozione, così, chiede l’istituzione un tavolo operativo tra Regione e Polizia Postale perché «individui e segnali i siti e-commerce non autorizzati», migliori «la tracciabilità della singola confezione dalla filiera di produzione alla distribuzione ospedaliera o territoriale», sostenga «i processi di automazione della gestione del farmaco» nelle aziende sanitarie, introduca nel verbale di ispezione ordinaria «item specifici per la vendita online», avvii azioni di sensibilizzazione e informazione per sostenere il ricorso ai canali ufficiali di distribuzione. Non solo: nella convinzione che indisponibilità e carenze nelle farmacie possano spingere a volte i cittadini a cercare su internet, la mozione chiede a Regione e organi di vigilanza di intensificare anche le attività di controllo presso i grossisti «per verificare il rispetto dei tempi di consegna definiti e dell’obbligo di assortimento».
«È allarmante» ha detto ancora Monti «il fatto che i farmaci falsificati siano facilmente reperibili su siti in apparenza normali. Non siamo parlando del cosiddetto dark web, ma di indirizzi web alla portata di tutti, quindi anche delle fasce più giovani della popolazione. I nostri stessi figli, insomma, rischiano di essere le prime vittime». «Ringrazio la commissione Sanità e il presidente Monti per aver impegnato la Regione su questo tema» ha commentato la presidente Racca «si tratta di una questione fondamentale per la tutela della salute pubblica. Le misure di sicurezza e tracciabilità che garantiscono la qualità del farmaco nei canali distributivi ufficiali sono una garanzia di qualità per l’utilizzatore finale. Chi si rivolge all’online si affidi soltanto ai siti delle farmacie autorizzate e riconoscibili dal logo europeo».