La sperimentazione per la farmacia dei servizi si apre in Lombardia con la campagna per lo screening del colon retto, al via dai prossimi giorni in tutto il territorio regionale. L’ultimo tassello che ancora mancava alla partenza è stato apposto il 30 dicembre, con l’approvazione in giunta della delibera che conferma le proposte di Federfarma Lombardia sulla remunerazione delle farmacie: 2 euro per ogni kit consegnato (iva esclusa) e 1,85 per ogni campione ritirato e consegnato al laboratorio di analisi.
La dgr fornisce anche istruzioni sui compiti affidati alle farmacie, che comunque rimangono quelli già fissati un anno fa da un’altra delibera regionale, la XI/2672 del dicembre 2019. La novità, in ogni caso, è che per la prima volta il servizio verrà espletato con le stesse modalità in tutti gli esercizi lombardi (finora, invece, in ogni Ats si seguivano protocolli diversi).
«In sostanza» spiega Giampiero Toselli, segretario di Federfarma Lombardia «le farmacie consegneranno i kit agli assistiti che si presentano con la lettera/invito dell’Asl; quindi ritireranno i campioni, che affideranno al distributore perché venga inviato ai laboratori convenzionati. Ogni operazione sarà registrata sul software fornito dalle Ats, che assicurerà anche la tracciatura del percorso con l’abbinamento del codice stampato sulla lettera/invito con quello del kit di analisi». L’obiettivo fissato dal cronoprogramma della Regione Lombardia è quello di coinvolgere nello screening almeno il 90% delle farmacie lombarde.