Le farmacie del territorio recitano un ruolo importante nella rete della farmacovigilanza lombarda, serve quindi che il loro contributo alle segnalazioni di sospetto evento avverso cresca ulteriormente in termini numerici. E’ il messaggio che arriva dal convegno Ecm organizzato ieri a Milano dalla Fondazione Muralti (l’ente di Federfarma Milano che si occupa di formazione) in collaborazione con il Centro di farmacovigilanza della Regione e il dipartimento di Scienze biomediche e cliniche dell’università di Milano e il patrocinio di Federfarma Lombardia e Fofi. Lavori e interventi, coordinati dal presidente della Fofi, Andrea Mandelli, hanno passato in rassegna i problemi principali che gravano sulla segnalazione delle Adr da parte dei farmacisti del territorio, grazie anche a un confronto franco e diretto con farmacologi, professori universitari e operatori della sanità regionale.
In particolare, i numeri dimostrano che dove sono stati proposti alle farmacie del territorio programmi di formazione sulla farmacovigilanza, come nell’Ats Insubria, la sensibilità dei farmacisti e il numero delle segnalazioni di eventi avversi inviate alla rete di sorveglianza crescono sensibilmente. «Dobbiamo accrescere la cultura della farmacovigilanza» ha osservato nel suo intervento la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca «perché farmacie e farmacisti contribuiscano in modo ancora più fattivo a un uso sicuro e corretto del farmaco». Tra gli interventi quello di Francesco Gamaleri, consigliere dell’ordine dei farmacisti di Milano, che si è soffermato sulla storia recente della farmacovigilanza, e di Francesco Rastrelli, presidente dell’Ordine di Brescia.
Oltre a una panoramica dei ruoli e delle competenze che in materia di sorveglianza sui medicinali recitano le Ats, il Centro regionale di farmacovigilanza, l’Università e le farmacie aperte al pubblico, l’evento Ecm ha permesso di approfondire anche le novità della normativa europea e in particolare le cosiddette «segnalazioni web-based», attraverso il portale Vigifarmaco.