«Metteremo sul tavolo soprattutto dati, che dimostreranno quali risultati si possono raggiungere quando ci si affida alle farmacie del territorio per fare prevenzione, con le campagne di screening, e spingere sull’appropriatezza, con il counselling e l’aderenza terapeutica». Sarà questo, secondo l’anticipazione di Luigi Zocchi, segretario di Federfarma Lombardia, il filo conduttore del convegno che il sindacato regionale ha organizzato domenica prossima a Milano (Piazza Affari, Palazzo Mezzanotte) per parlare di farmacia con politici e amministratori della sanità. «Il messaggio che lanceremo ai nostri ospiti» prosegue Zocchi «sarà semplice e diretto: per incrementare efficacia ed efficienza delle politiche sanitarie regionali, appoggiatevi senza titubanza alle farmacie perché sono una risorsa solida e affidabile». A conferma, il segretario di Federfarma Lombardia cita – tra le tante esperienze in corso – quella dello psicologo in farmacia, servizio che a Varese e provincia viene ormai erogato da una decina di anni. «Quando è strutturato in modo professionale e nel rispetto delle regole deontologiche» spiega «il servizio mostra tutta la sua valenza e dà risposta a un’estesa gamma di bisogni, rinvigorendo l’immagine della farmacia come presidio di prossimità per la salute psicofisica».
Stesso discorso per l’aderenza terapeutica – Federfarma presenterà al convegno i suoi progetti sulla ripartizione in dosi unitarie – e sulla telemedicina: «Già oggi le farmacie propongono autoanalisi ed esami diagnostici in regime privatistico con tutte le garanzie del caso» ricorda Zocchi «siamo pronti a proporre gli stessi servizi ai gestori del Piano lombardo sulla cronicità, in cambio di una remunerazione ridotta purché a fronte di volumi adeguati».
Pronte a mettersi in gioco anche le farmacie rurali lombarde : «In questi anni i piccoli presidi della regione hanno investito e fatto innovazione» ricorda la presidente del Comitato rurale lombardo, Clara Mottinelli «rappresentiamo quindi una risorsa dinamica e proattiva sulla quale il servizio sanitario può fare leva per raggiungere periferie e zone remote. Non va dimenticato, infatti, che è proprio in queste aree dove essere anziani o cronici significa dover fare i conti con una presenza più rarefatta di strutture e presidi sanitari. Le farmacie rurali sono lo strumento con cui il Ssn può arrivare anche dove non c’è». Appuntamento dalle 9 di domenica 31 marzo, Palazzo Mezzanotte, piazza Affari.