Dall’entrata in vigore del dpcm sulle certificazioni verdi, le farmacie lombarde hanno stampato quasi 325mila green pass, a fronte dei 25mila circa prodotti dai medici di famiglia. Il dato arriva dalla Regione e per Federfarma Lombardia rappresenta un’altra inconfutabile misura della prossimità e dell’accessibilità senza eguali che contraddistingue la rete delle farmacie territoriali. «Ancora una volta aiutiamo i cittadini con un servizio di elevata utilità sociale» commenta la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca «i cittadini ancora una volta hanno trovato nella farmacia prima che in altri luoghi la risposta alle loro necessità confermando che la farmacia – con la sua capillarità, i suoi orari di apertura e la sua professionalità – costituisce una risorsa insostituibile per il servizio sanitario. La prossimità delle farmacie rende la burocrazia sanitaria meno onerosa per i cittadini, che risparmiano tempo e denaro. Ma è indispensabile valorizzare il servizio per consentire ai farmacisti titolari di recuperare i costi».
«La stampa dei green pass è un grande aiuto anche per la pubblica amministrazione» osserva Luigi Zocchi, vicepresidente di Federfarma Lombardia «che così sgrava i suoi uffici di richieste e accessi. Ci siamo sobbarcati il servizio senza alcuna remunerazione, nonostante i costi tutt’altro che irrisori». Per Zocchi, dunque, occorrerà “mettere a credito” questa disponibilità alla prima occasione utile: «Se si aggiunge il green pass a tutti gli altri servizi di front office che le farmacie svolgono per il servizio pubblico» ricorda «è legittimo sostenere che sgraviamo gli uffici di Regioni e Stato per centinaia di migliaia di ore di lavoro. Il nostro è a tutti gli effetti un contributo al buon funzionamento dell’amministrazione pubblica che va assolutamente valorizzato».
«Siamo contenti di poter essere di aiuto alla collettività una volta di più» è infine il commento di Giampiero Toselli, segretario di Federfarma Lombardia «la farmacia anche in questa occasione si è confermata la struttura sanitaria più accessibile dove i cittadini possono trovare una rapida e precisa risposta. Sarei molto felice però se non sentissi più dire che “per svolgere certe attività non ci vuole nulla, basta un minuto, è una banalità”. Non ci vuole solo un minuto per ognuna di queste operazioni, che sono tante e concentrate in uno stretto lasso temporale e non scordiamoci che ci sono stati altri professionisti della salute che hanno pure rivendicato ed ottenuto il rimborso del costo di carta, toner, stampanti eccetera.
Il pensiero va innanzitutto al governo regionale, che è da qualche mese al lavoro sulla riforma bis della sanità lombarda. La proposta di legge licenziata l’altro ieri dalla giunta Fontana conferma all’articolo 84 la farmacia dei servizi, aggiungendo ai compiti già previsti «l’adesione alle campagne di vaccinazione della popolazione in coerenza con la normativa statale e in raccordo con i mmg, le Ats e le Asst», nonché «l’erogazione delle attività sanitarie con il coinvolgimento delle professioni sanitarie, in coerenza con quanto previsto dalla normativa statale». Ma, aggiunge Toselli, «Federfarma Lombardia ha costituito una commissione di lavoro con l’obiettivo di formulare ulteriori proposte da presentare nell’iter consiliare del progetto di legge. I numeri del green pass dimostrano che le farmacie lombarde possono fare ancora tanto per la sanità regionale, a patto che dall’altra parte ci sia la giusta valorizzazione».