Ha anche il sostegno di Federfarma Milano il piano anti-fumo annunciato sabato scorso, 18 gennaio, dal sindaco del capoluogo Giuseppe Sala. Il piano, ha spiegato il primo cittadino, è quello di inserire nel Regolamento Aria-Clima che il Consiglio comunale dovrebbe approvare entro marzo alcune misure dissuasive, come il divieto di fumare alle fermate dell’autobus, allo stadio e mentre si è in coda davanti a sportelli e biglietterie pubbliche, anche all’aperto. Con questo divieto, ha detto il sindaco, «restituiamo un diritto a tutti coloro i quali il fumo dà fastidio, probabilmente fa anche male, e non hanno possibilità di evitarlo».
D’accordo con Sala il pneumologo dell’Istituto nazionale dei tumori Roberto Boffi, che ha collaborato con Federfarma Milano, Lodi e Monza-Brianza per la campagna di screening “Spegnila e respira”. «I nostri studi» spiega Boffi in un’intervista a Repubblica «dimostrano che c’è tanto fumo passivo anche all’aperto, in punti dove c’è forte presenza di fumatori e ristagno dell’aria». Favorevole anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana: «La legge Sirchia ha avuto un impatto positivo sull’abbattimento dei fumatori e dopo tanti hanno smesso di fumare» ricorda il Governatore «se questo può essere un ulteriore elemento che va in quella direzione, penso che vada sicuramente visto positivamente».
Favorevole, infine, anche Federfarma Milano, Lodi e Monza-Brianza: «Con le nostre farmacie abbiamo fatto e continuiamo a fare molto per invitare i lombardi a smettere di fumare» spiega a FPress la presidente del sindacato, Annarosa Racca «poco prima di Natale abbiamo lanciato con il patrocinio della Regione la campagna social “Spegni la sigaretta e accendi la salute”, che si protrarrà per tutto febbraio. E per diversi anni abbiamo promosso il programma di screening “Spegnila e respira”, che ha consentito alle farmacie delle tre province di mappare lo stato di salute dei fumatori lombardi e fornire dati di estrema utilità all’Istituto dei tumori». Proprio per questo, già fin d’ora le farmacie del capoluogo sono pronte a partecipare a tutte le iniziative di comunicazione che il comune di Milano vorrà lanciare congiuntamente agli interventi normativi annunciati. «L’esperienza dice che vietare non basta, occorre anche educare» osserva Racca «collaboreremo con il sindaco Sala perché le farmacie sono un canale di comunicazione capillare e accreditato».