Quasi un milione di vaccinazioni covid in un anno e oltre 176 mila somministrazioni di vaccini antinfluenzali in questa stagione, delle quali 151mila in regime convenzionato. E poi venti milioni di tamponi, 206mila operazioni di scelta e revoca del medico di famiglia, 75mila prestazioni di telemedicina. Sono i numeri che in Lombardia scandiscono il percorso di maturazione della farmacia dei servizi, una realtà sempre più concreta e strutturata che nella regione porta la sanità sempre più vicino a casa. Se n’è parlato ieri nella tradizionale conferenza stampa con cui Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza ha fatto il punto sulle attività svolte negli ultimi 12 mesi e sugli obiettivi per l’anno nuovo.
Non si poteva che partire dalla lotta al covid: dal 10 novembre 2021, le farmacie lombarde hanno inoculato 917.365 dosi; solo nel periodo 12 novembre-4 dicembre, in particolare, le somministrazioni sono state 104.132, ossia il 47% del totale regionale. Dall’aprile scorso a oggi, inoltre, sono state distribuite 7.134 confezioni di Paxlovid, numero che colloca la Lombardia al primo posto tra le regioni per numero di pezzi dispensati dal canale convenzionato.
«Il 2022 ha visto un’ulteriore e significativa crescita della farmacia dei servizi» ha detto alla stampa Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia e di Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza «nel prossimo futuro vogliamo offrire ai cittadini un numero sempre maggiore di prestazioni, finalizzate alla prevenzione e non soltanto alla cura».
La telemedicina, per esempio : attualmente fanno parte della rete Htn-Federfarma 1.590 farmacie lombarde, che nei primi nove mesi del 2022 hanno effettuato 34.041 elettrocardiogrammi, 23.998 holter cardiaci e 16.390 holter pressori. «Per consentire alla popolazione un accesso ancora più ampio a tali servizi» ha detto la presidente «ci auguriamo di poterli presto eseguire in regime di convenzione con il Servizio sanitario regionale. Anche in tema di vaccinazioni, puntiamo per il 2023 a estendere la nostra offerta oltre il covid e l’influenza, per diventare veri e propri hub vaccinali in un’ottica di crescente integrazione con il Ssr».
Matrice di tale evoluzione è la riforma sanitaria regionale, che ha ormai compiuto un anno e alla farmacia dedica un capitolo tutt’altro che marginale: «All’articolo 94» ha ricordato la presidente Racca «la legge di riforma riconosce un ruolo di primo piano alla farmacia dei servizi e integra le farmacie del territorio nel servizio sanitario».
In tale ruolo hanno un peso speciale le farmacie rurali, che assicurano l’assistenza nelle comunità più distanti dalle strutture ospedaliere. «Le farmacie rurali continuano a dare un contributo estremamente significativo nell’ambito della farmacia dei servizi» ha ricordato Dario Castelli, vicepresidente rurale di Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza «nelle campagne vaccinali garantiscono un’alta capillarità dei punti vaccinali sul territorio, fattore chiave per la buona riuscita di queste iniziative. Allo stesso modo, la telemedicina rappresenta un ambito di sicuro sviluppo e un’opportunità da valorizzare per questi presidi, senza dimenticare quello che resta il primo compito delle farmacie, la gestione e la dispensazione del farmaco».
Anche sul fronte della formazione si è lavorato alacremente, con l’organizzazione di numerosi eventi, corsi e webinar. «Abbiamo cercato di essere vicini alle reali esigenze dei colleghi, con l’offerta di corsi che potessero soddisfare le esigenze formative più sentite» spiega Manuela Bandi, direttrice della Fondazione Muralti «in questo modo si spiega la ricca proposta di corsi a tema covid, che hanno incluso incontri di carattere più pratico, ma anche divulgativo e tecnico. Oltre a ciò, stiamo partecipando a Cv-Prevital, un progetto ambizioso in cui le farmacie sono state scelte per il loro radicamento sul territorio, che ci permette di collaborare con professionisti stimati e centri di eccellenza, con l’obiettivo di implementare un modello innovativo di prevenzione primaria cardiovascolare».
Per i farmacisti lombardi il 2022 è anche stato un anno di forte impegno anche sul fronte della solidarietà, come attestano le numerose iniziative benefiche cui hanno preso parte. Oltre 1.200 farmacie lombarde hanno aderito alla XXII edizione della Giornata di raccolta del farmaco, svoltasi dall’8 al 14 febbraio. Federfarma Lombardia ha inoltre sostenuto Fondazione Francesca Rava Nph Italia Onlus in una raccolta di farmaci e beni di prima necessità, da destinare agli ospedali e alla popolazione in fuga dall’Ucraina. L’iniziativa, che si è svolta dal 6 al 16 marzo con il supporto logistico di Adf e Federfarma Servizi, ha permesso di raccogliere quasi 48mila prodotti tra farmaci, cerotti, bende, disinfettanti, confezioni di latte in polvere e pannolini, tamponi rapidi e prodotti per l’igiene personale. Infine, dal 18 al 25 novembre, 800 farmacie lombarde hanno aderito all’iniziativa promossa sempre da Fondazione Rava “In Farmacia per i bambini”, per donare medicinali da banco e articoli baby-care a famiglie in povertà sanitaria.
Nella conferenza stampa, infine, si è anche parlato di remunerazione aggiuntiva, tema reso attuale dall’emendamento alla Legge di Bilancio che estende la misura al triennio 2023-2025. «È una soluzione che ci soddisfa e abbiamo sempre preferito rispetto a una più estesa riforma della remunerazione che invece sarebbe molto più incerta, per noi così come per il Ssn» ha rimarcato Giampiero Toselli, segretario di Federfarma Lombardia e Milano «con la remunerazione aggiuntiva lo Stato dice quanto stanzia e le farmacie sanno di quanto beneficeranno, una riforma radicale sarebbe un salto nel buio che in questo momento di forte incertezza va evitato».