E’ fissato al 31 marzo il termine entro il quale i titolari di farmacia rurale devono presentare domanda per ottenere l’indennità di residenza relativa al biennio 2022-2023. E’ quanto ricorda Federfarma Milano in una nota diffusa ieri: l’indennità di residenza spetta ai titolari (oppure ai direttori responsabili o ai gestori provvisori) delle farmacie rurali che risiedono nelle località con popolazione fino a tremila abitanti ed è calcolata in modo proporzionale alla popolazione: in Lombardia ammonta a 3.439,31 euro all’anno per i centri fino a 1.000 abitanti; 1.965,32 euro per le località fino a 2.000 abitanti; 1.228,32 per i centri fino a 3.000 abitanti. Il contributo, ricorda ancora la nota, grava sul bilancio del Comune come spesa fissa obbligatoria per 41,31 euro e sul bilancio della Regione per la parte rimanente.
L’indennità di residenza rappresenta per le farmacie rurali requisito indispensabile per godere anche delle agevolazioni sulle trattenute Ssn, che dipendono anche dai livelli di fatturato. Per la certificazione di questi ultimi, ricorda ancora la nota, non è più necessaria l’autocertificazione perché da quest’anno provvede direttamente la Regione a ricavare il dato.