Ai farmacisti lombardi non si può che dire grazie per ciò che fanno. Lo ha detto il presidente della Regione, Attilio Fontana, nel suo intervento al convegno sul valore delle farmacie nel servizio sanitario regionale, organizzato domenica a Milano da Federfarma Lombardia. «Amazon non vi sconfiggerà mai» ha affermato «perché la gente ha bisogno di parlare con il suo farmacista». Ma quello di Fontana è un grazie che vale anche per quanto le farmacie lombarde hanno fatto per la loro Regione. «Avevamo purtroppo qualche problema di bilancio a causa dei tagli alla sanità» ha spiegato dal palco «con il nuovo accordo con la dpc avete accettato quale sacrificio e di questo non posso che esservi grato».
Anche per questo, Fontana è certo che la collaborazione tra farmacisti e Regione non potrà che proseguire e crescere. I programmi della Regione sulla sanità digitale e sulle nuove tecnologie per la salute, per esempio, potranno dare davvero risultati soltanto se si avvarranno della collaborazione dei farmacisti, che dovranno fare da mediatori con quell’ampia fetta di cittadini ai quali il digitale crea disagio.
Anche per Silvano Casazza, direttore generale dell’Ats Brianza, la partnership con le farmacie è indispensabile, come dimostrano i progetti già avviati sul territorio per l’aderenza terapeutica sull’ipertensione e la consegna dei farmaci a domicilio. «Abbiamo l’opportunità di costruire con le farmacie nuovi percorsi» ha riassunto «il nostro obiettivo è quello di lanciare progetti che partano dalle specificità e dai bisogni dei territori e le farmacie sono una risorsa preziosa rispetto a questo obiettivo».
Sulla stessa linea Ida Ramponi, dg dell’Asst Rhodense, che ha passato in rassegna le iniziative varate nel nord-ovest milanese con le farmacie: la campagna di screening per i tumori urologici, il ritiro in farmacia dei referti da esami del sangue e soprattutto la stampa del promemoria cartaceo. «Questo progetto» ha ricordato «è stato lanciato un anno fa e ora sta per allargarsi progressivamente alle altre Asst della Lombardia». Si è invece soffermato sulla dispensazione dei presidi per diabetici Luigi Cajazzo, direttore generale al Welfare di Regione Lombardia: «Non posso che ringraziare anch’io le farmacie» ha detto «perché le ho trovate subito al mio fianco su un accordo difficile: si paventavano disastri, a oggi invece sono più di 60mila i pazienti già forniti di nuovo Piano terapeutico. In partenza si è verificato qualche problema, come sempre accade con tutte le innovazioni, ora però questo accordo sta crescendo e sta dando risultati».
E per questo, quindi, che ora Regione e farmacie devono lavorare per mettere a sistema questi progetti, ossia estenderli all’intero territorio regionale e applicarli in modo uniforme in tutte le farmacie. «Il sistema sanitario sta vivendo grandi cambiamenti» ha detto ancora Cajazzo «per questo il servizio sanitario lombardo ha bisogno delle farmacie del territorio, che abbiamo inserito in molti progetti in fase di realizzazione. E’ per questo che ai farmacisti lombardi dico: crediate nel ruolo che le vostre farmacie hanno nel servizio sanitario». E’ un’apertura che Federfarma Lombardia intasca volentieri per rigiocarsela poi al momento più opportuno sui prossimi tavoli negoziali con la Regione.