dalla lombardia

Lombardia, Cup: anche esenti pagano ticket se saltano prenotazione

6 Settembre 2024

I pazienti che, senza disdetta motivata, non si presentano all’appuntamento per una visita medica o un esame saranno tenuti al pagamento del ticket, anche se hanno diritto all’esenzione. È quanto ha disposto la Regione Lombardia in recepimento del Decreto Legge 73/2024 (convertito nella legge 107/2024) recante “misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie”. Nel testo, ricorda una nota della Regione, «sono state introdotte nuove disposizioni finalizzate a migliorare l’efficienza del sistema sanitario nazionale e a ridurre i tempi di attesa per l’accesso alle prestazioni».

«In Lombardia» ha detto l’assessore regionale Welfare, Guido Bertolaso «grazie all’intenso lavoro di recall messo in campo dalle nostre strutture e dal call center regionale, siamo riusciti a ridurre il cosiddetto “no show” al 10% rispetto al quasi 20% che avevamo registrato lo scorso anno. Si tratta di un risultato importante raggiunto anche con attività di sensibilizzazione verso i cittadini. Per ridurre ulteriormente il fenomeno possiamo ora utilizzare lo strumento dissuasivo della legge, che prevede il pagamento del ticket della prestazione non annullata anche per chi usufruisce di un’esenzione. Il rispetto verso gli altri deve essere garantito: in caso io non possa andare a fare la visita o l’esame devo provvedere ad annullare l’appuntamento di modo che qualcun altro possa usufruirne, se invece non mi presento pago il ticket. Non si tratta di una “sanzione” ma di una richiesta di assunzione di responsabilità»

Con una nota della Direzione generale Welfare di Regione Lombardia inviata ai vertici delle Ats, delle Asst e degli Irccs, tutte le aziende sanitarie sono state invitate a estendere queste procedure anche ai cittadini esenti, che dovranno anch’essi corrispondere la quota di partecipazione in caso di mancata disdetta, salvi i casi di forza maggiore o impossibilità sopravvenuta. La cancellazione deve avvenire almeno due giorni lavorativi prima della data fissata, anche da remoto, in modo da ottimizzare le agende di prenotazione e migliorare la disponibilità delle risorse.