I farmacisti che lavorano in Lombardia cominceranno a essere vaccinati contro covid dal 20 febbraio. Lo ha annunciato il presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Emanuele Monti, dopo un incontro con il responsabile per la campagna vaccinale lombarda, Giacomo Lucchini. «I farmacisti hanno svolto un ruolo prezioso durante l’emergenza sanitaria» ha osservato Monti «per questo motivo, Regione Lombardia assicurerà loro la vaccinazione già nella fase 1, assieme a tutti gli altri operatori sanitari».
«La Lombardia corre» ha detto ancora Monti «siamo i primi in Italia per somministrazioni e stiamo andando spediti. Va precisato però che questa tabella di marcia potrà essere mantenuta soltanto se da Roma arriverà un numero adeguato di dosi. Anzi, auspichiamo in un’accelerazione nelle forniture, per poter vaccinare i farmacisti ancora prima del 20 febbraio» C’è preoccupazione per i tagli alle consegne, ha continuato l’esponente leghista «così come per la richiesta che le Regioni più virtuose cedano una parte delle loro dosi per solidarietà. E’ assurda questa perdita di tempo ed è imperdonabile lo scaricabarile con Pfizer sui ritardi. Roma mantenga il piano di consegne che ha stilato».
Intanto oggi è l’ultimo giorno a disposizione dei farmacisti lombardi per segnalare la propria disponibilità alla vaccinazione contro covid. Per farlo basta collegarsi all’indirizzo internet https://www.vaccinazionefarmacisti.it e compilare il form, una volta trasmessa l’adesione nella striscia superiore della pagina comparirà un messaggio («Disponibilità registrata correttamente») che confermerà l’esito positivo della registrazione. Possono segnalare la propria disponibilità tutti i farmacisti che, anche se iscritti all’Albo provinciale di altre Regioni, lavorano in Lombardia nelle farmacie del territorio, nelle parafarmacie e nelle strutture sanitarie aperte al pubblico, oppure – più genericamente – lavorano in ambito sanitario. «Ringraziamo la Regione per aver aperto celermente la fase 1 anche ai farmacisti» è il commento della presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca «è una scelta che rivela lungimiranza perché consentirà alla sanità regionale di fare perno sulle farmacie per la continuazione della campagna vaccinale».