Brucia le tappe la sperimentazione lombarda della dcr-fur, la distinta riepilogativa dematerializzata: due settimane fa erano partite le farmacie di Lecco e provincia, dalla contabilità di marzo toccherà a Varese e Sondrio aggiungersi, in anticipo di un paio di mesi sulla scaletta originaria. La decisione, annunciata ieri da Federfarma con una circolare, è di Lombardia Informatica, la società di servizi telematici della Regione. «Se i tempi si accorciano» commenta Luigi Zocchi, segretario di Federfarma Lombardia e presidente di Federfarma Varese «è perché la sperimentazione lecchese sta dando risultati positivi e la Regione è impaziente di beneficiare dei vantaggi della dcr-fur, che snellisce burocrazia e lavoro degli uffici».
L’esperienza di Lecco, peraltro, rivela che il passaggio alla distinta dematerializzata costringe comunque le farmacie a qualche sforzo. «L’adeguamento dei software non procede sempre liscio» riprende Zocchi «e alcune ricette mettono in difficoltà il sistema. Niente di insormontabile, ma bisogna tenerne conto. Anche perché a Lecco le farmacie dispongono tutte o quasi dello stesso gestionale, da noi a Varese non è così».
Anche per questo, Federfarma ha già fissato per il 21 marzo una riunione generale di tutti i titolari delle due province, che già dai prossimi giorni verranno contattati dalle software house per gli adeguamenti informatici. «E’ importante» avverte poi la circolare di Federfarma Lombardia «che tutte le farmacie – non solo quelle di Sondrio e Varese – attivino il prima possibile e comunque entro la fine di marzo la Firma elettronica avanzata (Fea), che serve a siglare i flussi dcr-fur inviati alla Regione da ciascuna farmacia. L’attivazione avviene sul Portale unico farmaceutico (Puf) predisposto da Lombardia Informatica».
L’ingresso nella sperimentazione di Varese e Sondrio, in ogni caso, sarà graduale: per i primi mesi dal via, le farmacie invieranno la dcr-fur senza però rinunciare alla trasmissione della distinta cartacea riepilogativa; come a Sondrio, inoltre, i titolari continueranno a spedire all’Asl il sacco con ricette e promemoria fino a nuove indicazioni delle Aziende sanitarie.