Piomba la diffida di Federfarma Milano sulla campagna lanciata a settembre dalla catena belga Medi-Market (che in Italia conta una decina di parafarmacie) per l’apertura del nuovo store di Porta Genova, il quarto nel capoluogo lombardo. In concomitanza con l’inaugurazione, il gruppo aveva affisso lungo le vie circostanti diversi stendardi pubblicitari, dai claim particolarmente provocatori: tra questi «La miglior medicina è la salute e da noi la salute costa meno», «Combatti lo stress con le nostre promozioni» e «Non facciamo miracoli ma i nostri prezzi sono da non credere». Uno, in particolare, ha suscitato il disappunto dei farmacisti milanesi: «Non fare il pollo, non andare in farmacia a farti spennare».
Ed è proprio contro questo specifico messaggio che si scaglia la diffida inviata a Medi-Market da Federfarma Milano: «Il manifesto» scrivono i legali dell’associazione titolari «consiste in un invito a preferire l’acquisto in una parafarmacia Medi-Market piuttosto che nelle farmacie. Ciò in virtù di un millantato prezzo maggiormente favorevole applicato dalla catena a favore dei consumatori».
Tuttavia, osservano i legali, «in assenza di prove fattuali circa l’asserita maggior convenienza di tutti i prodotti in genere», quella di Medi-Market diventa una «pubblicità comparativa illecita». La normativa in materia, infatti, richiede che «la comparazione ponga a confronto obiettivamente caratteristiche essenziali, pertinenti, verificabili e rappresentative di beni e servizi concorrenti, che soddisfano gli stessi bisogni o si propongono gli stessi obiettivi». Di conseguenza, una pubblicità «che effettui un confronto assolutamente generico, omettendo informazioni indispensabili per fornire al consumatore un quadro completo dell’offerta pubblicizzata, non rispetta in tutta evidenza i requisiti di legge».
Il messaggio, inoltre, «è deliberatamente offensivo nei confronti del consumatore e può indurlo in una situazione di stress che ne condizioni la decisione d’acquisto». L’accostamento al “pollo” (figura evocativamente utilizzata al preciso scopo di suggerire una scarsa intelligenza e avvedutezza) «è suscettibile di ingenerare una situazione di tensione tale da spingerlo a compiere scelte di acquisto diverse da quelle che avrebbe potuto compiere in assenza di tale pubblicità».
Non solo: il manifesto, che riporta il brand di Medi-Market srl, include una “croce” di colore verde che appare anche sulle insegne delle parafarmacie del gruppo. «La normativa vigente» scrivono i legali «prevede che le insegne della parafarmacia siano di colore diverso dal verde, chiare e non ingannevoli. Il fatto che venga utilizzato il colore verde nel simbolo e nelle insegne di Medi-Market costituisce dunque circostanza idonea a ingannare e fuorviare i consumatori».
Di qui la diffida con cui i legali di Federfarma Milano intimano a Medi-Market «di interrompere con effetto immediato ogni ulteriore pubblicazione e diffusione, a qualsiasi mezzo, del manifesto e di qualsivoglia ulteriore messaggio o comunicazione pubblicitaria che ne presenti le medesime caratteristiche, rimuovendo definitivamente le pubblicazioni già effettuate entro e non oltre cinque giorni dal ricevimento della diffida». In mancanza di un riscontro, Federfarma Milano «si riterrà libera di agire, anche in via cautelare, nelle sedi più opportune per la tutela dei propri diritti».
«Abbiamo ritenuto importante intervenire» commenta la presidente di Federfarma Milano, Annarosa Racca «per assicurare che i cittadini ricevano sempre una comunicazione corretta e trasparente».