Sono oltre 20mila i vaccini contro il meningococco C somministrati finora nel basso Sebino e nella zona di Grumello, le due aree della Lombardia dove si sono registrati i cinque casi di meningite (l’ultimo ieri) che nelle settimane scorse hanno scatenato il panico. A riferirlo l’assessore al Welfare della Regione, Giulio Gallera, che in un comunicato diffuso ieri ha fatto il punto sulle misure messe in campo per l’emergenza: «Abbiamo avviato una serie di interventi tempestivi e puntuali» spiega l’Assessore «creando una cintura di sicurezza vaccinale importante. E’ l’attestazione del buon funzionamento del sistema sociosanitario regionale e dell’efficienza della nostra amministrazione. Ringrazio tutti gli operatori che anche oggi stanno lavorando negli ambulatori, il personale e i dirigenti della direzione generale Welfare, delle Ats di Bergamo e Brescia, delle Asst Bergamo Est e della Franciacorta e di tutte le Asst e Ats lombarde, che hanno messo a disposizione i loro professionisti per affrontare in modo adeguato questa situazione delicata e particolare».
In pochi giorni, continua Gallera, sono stati aperti 14 ambulatori straordinari e sono stati allestiti punti di vaccinazione nelle scuole e in 25 aziende. «Con il contributo di Asst Franciacorta abbiamo somministrato ottomila dosi nei centri vaccinali» aggiunge il direttore generale dell’Ats di Brescia, Claudio Sileo «e dall’8 gennaio è possibile effettuare la profilassi in tutti gli studi di medicina generale pediatria del territorio, che hanno prontamente aderito. È stata una straordinaria mobilitazione del sistema di Welfare, l’esempio di una comunità che ha lavorato in squadra per un obiettivo comune».
«In pochissimo tempo» conclude il direttore generale dell’Ats Bergamo, Massimo Giupponi «abbiamo raggiunto il 50% del target fissato per l’area bergamasca. Dopo aver avviato l’intervento di vaccinazione nelle scuole parte, parte ora quello nelle aziende con più di 30 dipendenti»