Sono in totale meno di 500 gli operatori sanitari sospesi dalle Ats della Lombardia perché non vogliono vaccinarsi contro covid. E’ la cifra che arriva dall’ultimo aggiornamento settimanale della Regione sui “renitenti” del servizio sanitario: rispetto al rapporto precedente si contano 38 sospensioni in più, ma il totale continua a rappresentare una fetta a dir poco marginale della platea complessiva, dato che in totale stiamo parlando dello 0,5% dei dipendenti del settore pubblico (circa 103mila persone in tutto).
Sul totale delle sospensioni, dicono ancora i dati, i medici rappresentano una percentuale minima: sono 29 i curanti allontanati dal posto di lavoro, più due veterinari e cinque dirigenti sanitari; sensibilmente maggiore il numero degli infermieri sospesi, 283, mentre gli altri 169 interessati comprendono tecnici, operatori sociosanitari, addetti alla riabilitazione, personale di vigilanza eccetera.
Tra gli ospedali milanesi, l’Asst Santi Paolo e Carlo è l’Azienda che conta il maggior numero di “renitenti” (37), seguita a ruota dal Fatebenefratelli-Sacco (28). Per quanto concerne la Lombardia, in testa c’è l’Asst di Mantova con 51 sospensioni quindi gli Spedali Civili di Brescia con 38. Per quanto concerne farmacie e parafarmacie, invece, i dati parlano di 91 segnalazioni inviate finora dalle Ats, ma non viene detto quante di queste hanno poi dato luogo a un provvedimento di sospensione.