Nell’emergenza da coronavirus il ruolo delle farmacie del territorio è stato fondamentale, perché hanno assicurato la continuità dell’assistenza ai pazienti cronici e sono state un riferimento costante per cittadini e assistiti. Lo certifica anche Cittadinanzattiva Lombardia, che da ieri ha lanciato un sondaggio su Milano e provincia per rilevare la qualità del servizio erogato dalle farmacie e individuare le aree dove i farmacisti possono diventare ancora più decisivi per garantire la sostenibilità del sistema, diminuire le diseguaglianze, accrescere la prossimità delle cure.
La survey si chiama “La farmacia che vorrei”, si avvale della collaborazione di Federfarma Milano e del sostegno non condizionato di Montefarmaco e per partecipare è sufficiente rispondere al questionario online raggiungibile a questo link. «L’iniziativa» spiega in una nota Cittadinazattiva Lombardia «vuole misurare accessibilità, accoglienza, informazione, sicurezza e standard dei servizi erogati dalle farmacie, secondo le indicazioni della Carta della qualità della farmacia rinnovata nel 2015».
Dalle segnalazioni che giungono agli sportelli del Tribunale per i diritti del malato, rileva Cittadinanzattiva Lombardia, conferma che la farmacia è al primo posto nelle indicazioni dei cittadini sulla qualità percepita dei servizi sanitari pubblici e privati. «Le farmacie» commenta Liberata Dell’Arciprete, segretario regionale dell’associazione «non sono viste solo come punti di distribuzione del farmaco, ma come presidio “sanitario” capace di dare risposta ai bisogni di salute».
«L’iniziativa di Cittadinanzattiva si svolge in un momento particolare per la farmacia» aggiunge Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia «poiché durante la pandemia le farmacie hanno dimostrato la loro importanza sul territorio. Riteniamo che la farmacia, emergenza o no, stia consolidando ogni giorno di più il suo ruolo di presidio sanitario sul territorio, dando soluzioni pratiche e sicure: la telemedicina, le analisi di prima istanza, il Cup, la registrazione delle esenzioni, gli screening, il ritiro dei referti sono solo alcuni dei servizi che le farmacie hanno proposto negli ultimi anni. Abbiamo dimostrato che siamo pronti a rispondere a nuove richieste: la farmacia cerca sempre di soddisfare i bisogni dei propri clienti, siamo quindi pronti ad accogliere le nuove proposte che potrebbero arrivare da questa indagine».
«Quanto emergerà da questa importante rilevazione non può che fornirci ulteriori spunti di riflessione relativamente al settore farmaceutico» è la valutazione di Emanuele Monti, presidente della commissione
Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia «stiamo lavorando affinché la farmacia affermi il proprio ruolo innovativo di erogatore di servizi multidisciplinari. La sfida che ci vedrà protagonisti sarà quella di permettere ai professionisti del farmaco di interagire in maniera continuativa ed efficace con gli altri operatori sanitari».