Anche nella farmacia, Milano è sempre stata avanguardia catalizzatrice delle grandi trasformazioni che nel tempo hanno investito professione e servizio farmaceutico. Lo dicono i 160 anni di vita del sindacato provinciale (l’Associazione chimico-farmaceutica lombarda tra titolari di farmacia), festeggiati ieri con una serata di gala al Conservatorio di Milano speciale quanto la ricorrenza. «Le farmacie rappresentano un partner straordinario con cui stiamo riscrivendo la sanità lombarda» ha detto in apertura l’assessore al Welfare della Regione, Giulio Gallera «con i vertici di Federfarma Lombardia si può ragionare apertamente e lucidamente su progetti e innovazioni rivolte a beneficio dei cittadini. Sappiamo di avere qualche problema a livello nazionale perché vogliamo far passare i farmaci dalle farmacie del territorio» ha concluso «noi comunque non retrocediamo». «160 anni rappresentano un traguardo eccezionale» ha aggiunto Emanuele Monti, presidente della III commissione Sanità e politiche sociali dell’assemblea regionale «la vostra è una storia che deve continuare per il bene della collettività».
Proprio il concetto della continuità tra passato e futuro ha fatto da leitmotif alla serata, che oltre alle esibizioni di Katia Ricciarelli ed Enrico Bertolino ha avuto il suo momento clou nella presentazione del libro sui 160 anni della “Lombarda”, scritto a quattro mani da Michele Riva, docente di storia della medicina, e Angelo Beccarelli, presidente dell’Accademia di storia della farmacia. Titolo “La nostra storia è il nostro futuro”, proprio a richiamare quel ruolo guida assunto da Milano fin dalla sua nascita; un ruolo che Beccarelli ha rievocato con il negoziato del 1904 tra l’allora capo del Governo, Giovanni Giolitti, e il presidente dei titolari di Milano, Carlo Giongo, per il superamento della legge Crispi. E Michele Riva ha rivisto nel braccio di ferro con cui negli anni ’80 Alberto Ambreck riuscì a ottenere che le farmacie lombarde venissero pagate all’unisono dalla Regione anziché dalle singole Usl (come allora si chiamavano) con disparità di trattamento eclatanti. «Ancora oggi» ha rimarcato l’attuale presidente di Federfarma Milano e Lombardia, Annarosa Racca «la Lombardia rimane sotto questo aspetto un esempio unico in tutto il Paese, così come continua a fare da laboratorio per la sperimentazione di servizi innovativi che semplificano la vita degli assistiti così come la burocrazia dei farmacisti. Penso per esempio alla stampa del promemoria in farmacia o alla dematerializzazione della dcr. La Lombarda festeggia 160 anni ma intanto già lavora al futuro delle sue farmacie».