«La capillarità è il punto di forza delle farmacie, che aiutano a tenere “aperti” i piccoli comuni. La Regione fatica ad arrivare nelle comunità più lontane, c’è un problema di servizi e infrastrutture. Per questo abbiamo bisogno delle farmacie». Lo ha detto Letizia Moratti, candidata per il Terzo polo alle elezioni del 12-13 febbraio, nell’incontro organizzato ieri da Federfarma Lombardia nella propria sede di Milano. L’appuntamento s’inquadra nelle iniziative che il sindacato regionale sta portando avanti per presentare agli associati programmi e nomi della contesa elettorale. Rientra in quest’attività l’ultima tappa del Roadshow di Federfarma sulla riforma sanitaria regionale, che ha avuto per ospite il candidato del centrodestra Attilio Fontana, governatore della Lombardia.
«Con Letizia Moratti» ha detto in apertura la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca «abbiamo avviato una proficua collaborazione durante la sua esperienza all’assessorato al Welfare della Regione, nella quale ha dimostrato grande attenzione per le farmacie». «Moratti» ha aggiunto Andrea Mandelli, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Milano e della Fofi «ha preso in mano la sanità regionale in un momento molto difficile e bisogna riconoscere che il cambio di passo si è sentito».
Dal canto suo, la candidata del Terzo polo ha rivolto un ulteriore ringraziamento ai farmacisti titolari per quanto fatto durante la pandemia. «In questi anni avete fatto un lavoro preziosissimo» ha detto «e siete sempre stati presenti. Con la presidente Racca ci siamo sentiti spesso durante la mia permanenza all’assessorato e ha sempre mostrato impegno e dedizione».
Moratti ha anche ricordato la concertazione che ha caratterizzato il percorso di provvedimenti come la legge sul rafforzamento della sanità territoriale. «Dobbiamo sempre ascoltare chi ha esperienza sul campo, abbiamo bisogno dell’esperienza delle farmacie».
Infine, una frecciata alle Regioni che spingono sulla distribuzione diretta: «Il farmaco deve andare in farmacia» ha affermato Moratti «e l’ho detto con chiarezza alla commissione Affari sociali della Camera nell’ambito dell’indagine parlamentare sulla distribuzione diretta. È mia intenzione potenziare il ruolo delle farmacie affidando loro ulteriori servizi diagnostici e prestazioni di telemedicina, così come incrementare la collaborazione con le Case di comunità».