E’ andato al team composto da Michele De Luca, ordinario di biochimica all’Università di Modena e Reggio Emilia, Graziella Pellegrini, ordinario di biologia applicata nello stesso ateneo, e dal chirurgo tedesco Tobias Hirsch l’edizione 2018 del Premio internazionale “Lombardia è ricerca”, istituito da Regione Lombardia per segnalare le scoperte scientifiche più rilevanti nell’ambito delle Scienze della vita. Il riconoscimento, del valore di un milione di euro, è stato consegnato in concomitanza con la “Giornata della Ricerca”, istituita per ricordare la figura di Umberto Veronesi e celebrata l’altro ieri al Teatro La Scala di Milano. «Sono molto orgoglioso» ha commentato il presidente della Lombardia, Attilio Fontana «che scienziati di questo calibro possano contribuire a sviluppare ulteriormente la ricerca nella nostra regione”.
I tre ricercatori sono stati premiati per il loro lavoro sulla terapia genica ex-vivo per la cura dell’epidermolisi bollosa o “sindrome dei bambini farfalla”, una rara malattia genetica invalidante che rende la pelle fragile come le ali di una farfalla. Chi ne è affetto sviluppa bolle e lesioni sul corpo e nelle mucose interne a ogni contatto di qualsiasi genere. Nel 2015, il team è riuscito a salvare la vita di Hassan, un bimbo siriano rifugiato in Germania che allora aveva 7 anni: con un intervento senza precedenti, Hirsch e la sua équipe hanno trapiantato nuovi lembi di pelle sviluppati da De Luca e Pellegrini con il loro team, a partire da colture di cellule staminali epidermiche prelevate dallo stesso Hassan.
«Un caso cosi giustifica tutta una carriera, ma per noi è un punto di partenza» hanno commentato i vincitori «siamo grati a Regione Lombardia per aver premiato il nostro lavoro con un finanziamento importante, per poter continuare a sviluppare i nostri progetti. Non sarà semplice perché ci sono forme diverse di epidermiolisi bollosa, ma questo premio è stimolo a continuare su questa strada».
«Ho sempre sostenuto che uno dei grandi meriti della Regione Lombardia è sapere individuare nella ricerca e nell’innovazione il proprio futuro e incentivare investimenti per sostenerle» ha concluso il presidente Fontana «ringrazio i vincitori a nome di tutti i lombardi, che possono contare sulle loro ricerche per una vita sempre più in salute».