E’ partito ieri anche in Lombardia il Progetto Mimosa, la campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere promossa dall’associazione “Farmaciste Insieme” con il patrocinio di Federfarma e il sostegno di Fondazione Vodafone Italia. Nelle tremila farmacie lombarde, le donne vittime di abusi potranno trovare accoglienza e ascolto, oltre a ricevere un opuscolo con i recapiti dei Centri antiviolenza della regione e un QR Code per scaricare un’app con informazioni da utilizzare in caso di difficoltà.
L’iniziativa prende il via in un momento storico molto particolare: l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia ha visto un deciso aumento dei casi di violenza domestica nel Paese, e in particolare sul territorio lombardo, limitando le possibilità di chiedere aiuto. Secondo i dati dell’Osservatorio Regionale Antiviolenza, nel periodo marzo-giugno 2020, la Lombardia è stata la regione italiana con il maggior numero di chiamate all’help line antiviolenza 1522 (13,4% del totale a livello nazionale).
«Da sempre, le farmacie rappresentano non solo il luogo dove si dispensa salute, ma anche un presidio in cui i soggetti più fragili trovano ascolto e aiuto» ricorda la Presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca «per la loro presenza costante sul territorio e la prossimità ai cittadini, spesso i farmacisti vengono a contatto con situazioni di disagio sociale; ora potranno offrire un aiuto concreto anche alle donne vittime di violenza domestica. L’ampio sostegno che Federfarma Lombardia ha voluto concedere a questa campagna nazionale nasce dalla consapevolezza della sua forte valenza sociale e testimonia, ancora una volta, lo spirito di servizio della farmacia di comunità».
«Il Progetto Mimosa è particolarmente cruciale in questo periodo perché, con l’emergenza Covid, la situazione è peggiorata e la violenza contro le donne è diventata un fenomeno più difficile da controllare, a causa di tutte le restrizioni in atto sugli spostamenti» ricorda Gloria Cairoli, responsabile regionale di “Farmaciste Insieme” «per noi, quindi, è fondamentale far emergere il ruolo primario delle farmacie».