Attenzione a comprare farmaci su internet, perché si rischia di cadere vittime di truffe o speculazioni. E se ci si rivolge al web per avere poi il recapito a domicilio, non si dimentichi che le farmacie del territorio hanno istituito diversi numeri verdi per la consegna a casa di farmaco ed extrafarmaco. Lo ricorda la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca, in un’intervista pubblicata ieri dal periodico online Sanitainformazione.it: nell’articolo vengono ricordati gli interventi più recenti dell’Antitrust nei confronti di siti che commercializzavano o reclamizzavano farmaci per il trattamento del coronavirus – al momento non esistono medicinali con indicazioni autorizzate per la cura di covid-19, ha sottolineato Racca – oppure proponevano dispositivi o integratori di dubbia provenienza.
Per fare acquisti sicuri su internet, è la raccomandazione della presidente di Federfarma Lombardia, occorre rivolgersi soltanto ai siti che espongono il bollino grigio-verde del ministero della Salute e fanno capo a una farmacia regolarmente autorizzata. E chi preferisce ricevere il farmaco a casa per evitare uscite ma è poco avvezzo all’online, può sempre rivolgersi a uno dei numeri verdi istituiti da Federfarma o dalle sue rappresentanze regionali: «Dal 2015» ricorda Racca «c’è l’800.189.521 che mette in contatto con la farmacia più vicina. Più di recente, è introdotto un secondo numero verde, l’800.065.510, che assicura la consegna attraverso la sezione locale della Croce rossa. Infine, Comitato regionale Lombardia della Cri e Federfarma Lombardia hanno istituito un terzo numero verde, lo 02.388.3350, che risponde alle richieste dei residenti e in due settimane ha effettuato più di 5.200 consegne».
Sempre ieri, in una videointervista su Corriere.it, la presidente di Federfarma Lombardia ha fatto il punto sulla consegna alle farmacie delle 300mila mascherine fornite gratuitamente dalla Regione. «A ogni esercizio è arrivato un lotto di cento mascherine soltanto» ha spiegato «speriamo che la ricerca riesca a produrre un vaccino il prima possibile».