Dalla terza decade di marzo le farmacie lombarde che hanno aderito alla campagna vaccinale contro covid potranno somministrare non soltanto la dose booster di Comirnaty, come fanno dall’inizio di novembre, ma anche prima e seconda dose, ovviamente a chi ancora non ha ancora completato il primo ciclo. E’ l’indicazione diramata dalla Regione dopo la chiusura, da lunedì, di circa due terzi degli hub vaccinali lombardi, in vista della fine dell’emergenza e considerato il calo delle richieste di nuove somministrazioni a causa dell’estensione della copertura.
In questa nuova fase, inoltre, le farmacie saranno progressivamente esonerate dall’onere di gestire autonomamente le prenotazioni; se ne occuperanno gli assistiti in prima persona, attraverso il portale messo a disposizione da Poste e già utilizzato dai lombardi per prenotare le vaccinazioni negli hub regionali.
Intanto sfiorano quota 260mila le dosi somministrate dalle farmacie lombarde dall’inizio della campagna. E’ il conteggio che arriva dall’ultimo report di Aria, l’Agenzia regionale per l’innovazione e gli acquisti, che aggiorna i dati delle somministrazioni al 7 marzo. Ammontano a 6.650 i vaccini inoculati nei sette giorni che vanno dal 28 febbraio al 6 marzo, ancora in calo rispetto alle settimane precedenti, e sono 471 le farmacie che hanno aderito al servizio. «Con la progressiva chiusura degli hub e il coinvolgimento dei presidi del territorio nella somministrazione di prima e seconda dose» commenta la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca «diventa importante che un numero sempre maggiore di farmacie dia la propria adesione alla campagna, anche in vista dell’eventuale inoculazione della “quarta” dose nel prossimo autunno».