Sviluppare una piattaforma dedicata a ricerca e sviluppo di nuovi farmaci per il trattamento delle patologie oncologiche e del sistema nervoso centrale, basata su un’alleanza pubblico-privato tra istituti di ricerca e aziende della Lombardia: è l’obiettivo del Progetto NeOn, al quale dà luce verde l‘accordo firmato ieri a Milano da Sergio Dompé, amministratore delegato e presidente di Dompé farmaceutici, e Fabrizio Sala, vicepresidente e assessore alla Ricerca di Regione Lombardia.
L’azienda biofarmaceutica è capofila di un consorzio scientifico che comprende Università Vita Salute San Raffaele, Università degli Studi e Politecnico di Milano, Istituto europeo di oncologia, Istituto di neuroscienze del Cnr, Istituto italiano di tecnologia, e le aziende Proxentia e Neuro-zone. «È un progetto che si articola in 30 mesi» ha spiegato Dompé «e ogni interlocutore cercherà di portare, nell’ambito delle sue competenze, i vantaggi competitivi per approcciare la conoscenza delle patologie nel modo più avanzato possibile». L’obiettivo del consorzio scientifico, in particolare, è quello di integrare le competenze industriali e accademiche per realizzare una piattaforma innovativa: la linea comune di ricerca punta ad identificare i meccanismi molecolari alla base delle patologie, per poi sviluppare nuovi bersagli terapeutici e identificare agenti efficaci per il trattamento.
Il valore del progetto è di 7 milioni di euro e si inserisce negli accordi per la ricerca previsti dalla legge regionale 29/16, per i quali la Regione ha stanziato 3,9 milioni di euro dai fondi Por Fesr 2014-2020. «Sono fondi europei» ha ricordato Sala «a novembre apriremo un bando simile per ampliare l’offerta per aziende, università e istituti di ricerca». La Lombardia conta 28mila addetti nel settore farmaceutico, è seconda in Europa, nella regione si genera il 45% circa di fatturato e investimenti nazionali e hanno sede 19 Irccs con la conseguente produzione scientifica.