Il progetto di Federfarma Lombardia sulla ripartizione dei farmaci prescritti in dosi unitarie, per agevolare l’aderenza terapeutica del cronico politrattato, raccoglie l’apertura dei medici di famiglia. Lo dice a FPress Gabriella Levato (foto), segretario regionale della Fimmg. «La nostra preoccupazione prioritaria» spiega «è quella di salvaguardare il rapporto medico-paziente. Anche noi, in ogni caso, riteniamo che sia indispensabile accrescere l’aderenza terapeutica». Di conseguenza, prosegue Levato, la Fimmg è pronta a confrontarsi con le farmacie sul progetto cui sta lavorando il sindacato regionale dei titolari, ossia il “pilloliere elettronico”: un contenitore con scomparti per una settimana che il farmacista riempirebbe e programmerebbe perché segnali di giorno in giorno al paziente l’ora in cui assumere i diversi farmaci. Un dispositivo, in sostanza, che aiuterebbe anziani e cronici a ricordare tutti i loro “appuntamenti” con le pillole, con un netto incremento della continuità terapeutica.
«Sarà importante valutare gli esiti di esperienze già condotte in passato con questo tipo di strumenti» prosegue Levato «ma non abbiamo alcuna obiezione di principio su un progetto di questo genere e siamo disponibili ad approfondirne i contenuti con Federfarma Lombardia, sempre nell’interesse dei pazienti». Come si ricorderà, qualche giorno fa in Francia è entrato in vigore il decreto del governo sui servizi in farmacia, che dà ufficialmente il via libera alla Pda (Préparation des doses à administrer, ossia la ripartizione in dosi unitarie) da parte delle farmacie del territorio, sgombrando il campo da incertezze e ambiguità normative.