Arrivano 240 milioni in più per la Lombardia dal riparto del Fondo sanitario nazionale approvato giovedì scorso dalla Conferenza Stato-Regioni. A darne notizia una nota diffusa ieri dalla giunta lombarda: nel 2019, recita il comunicato, il servizio sanitario regionale disporrà di un finanziamento complessivo di oltre 18,4 miliardi di euro, dai quali deriveranno in misura percentuale anche le risorse per la spesa farmaceutica convenzionata (7,96%) e per la spesa da acquisti diretti (ospedaliera più dd-dpc, 6,89%). «Si tratta di un risultato importante» è il commento del presidente della Regione, Attilio Fontana «che premia il buon governo in ambito socio-sanitario in una fase storica molto delicata a livello epidemiologico e sociale. All’appello, però, manca ancora la ciliegina: una forma di autonomia reale, tanto attesa e auspicata, che permetterebbe alla nostra Regione, tra le pochissime con i conti in regola negli ultimi 20 anni, di operare con una maggiore flessibilità di spesa all’interno delle risorse stabilite a livello nazionale».
«Questo incremento di 240 milioni di euro» aggiunge l’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera «darà origine a interventi concreti e sostanziali. Verranno garantite nuove assunzioni nel sistema socio sanitario sanità, grazie anche alle nuove norme nazionali che consentono un aumento progressivo del tetto di spesa per il personale. Ulteriori risorse saranno investite a sostegno delle misure per la cronicità, la salute mentale, la disabilità, l’assistenza domiciliare integrata, le cure palliative domiciliari, le nuove fragilità, per il rinnovo del parco tecnologico, per finanziare nuove borse di studio e per l’impiego degli specializzandi, per sostenere l’innovazione e rendere ancora più efficienti i servizi per i cittadini».