Nell’ultimo mese le farmacie di Milano e provincia hanno assicurato il 50% delle vaccinazioni per covid effettuate nel territorio dell’Ats cittadina. Quanto alla vaccinazione antinfluenzale, «se in questa stagione la copertura è stata la stessa dell’anno scorso è soltanto grazie alle farmacie, che hanno consentito alle altre strutture sanitarie di diminuire il proprio impegno e tornare a erogare le prestazioni programmate». Le parole sono di Walter Bergamaschi, direttore generale dell’Ats Milano, tra gli ospiti della serata che ieri sera ha chiuso il Roadshow in dodici tappe organizzato da Federfarma Lombardia per divulgare provincia dopo provincia i contenuti della riforma sanitaria regionale.
Riflettori puntati dunque sulla nuova organizzazione della sanità lombarda e delle cure territoriali in particolare, ma non solo. Nel corso dei lavori, infatti, politici e amministratori della sanità hanno ribadito una volta di più il debito che la Regione ha nei confronti della farmacia per quanto fatto nella pandemia, debito che non può che tradursi in un’integrazione ancora più profonda dei presidi con la croce verde nel sistema sanitario regionale.
«Questa riforma porterà la sanità ancora più vicino ai cittadini» ha detto in apertura il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana «e per questo scommette sulle farmacie del territorio, che già durante la pandemia hanno dato tanto». I progetti, in particolare, si appuntano sulla farmacia dei servizi che, ha detto Fontana, «dovrà diventare un punto di riferimento ancora più importante per il cittadino, non solo nella dispensazione di farmaci e presidi ma anche nell’offerta di risposte e soluzioni. L’obiettivo, in sostanza, è di dare nuovi contenuti alla collaborazione che già da tempo c’è tra Regione e farmacisti».
Anche Stefano Bolognini, assessore regionale allo Sviluppo città metropolitana, giovani e comunicazione, e Carlo Borghetti, vicepresidente del Consiglio regionale, hanno lodato l’impegno profuso dalle farmacie durante la pandemia. «Ora va accresciuto ulteriormente il loro ruolo» ha detto in particolare Borghetti «per esempio mettendole in collegamento con le Case di comunità dove verranno riuniti medici e specialisti».
Emanuele Monti, presidente della Commissione sanità del Consiglio regionale, ha invece ricordato la concertazione che ha contraddistinto il passaggio assembleare della riforma. «La condivisine è stata la parola-chiave della legge sanitaria» ha ricordato «ora questa condivisione proseguirà per assicurare un’attuazione coordinata e coerente di tutti gli interventi».
La presidente di Federfarma, Annarosa Racca, ha ricordato dal canto suo i cospicui frutti che in questi anni ha assicurato la collaborazione tra Regione e farmacie. «La Lombardia ha scelto di scommettere su di noi e per questo siamo la regione dove la distribuzione diretta quasi non esiste e dove molti servizi sono affidati alle farmacie. In cambio, abbiamo dato tanto: attualmente vaccina contro covid quasi una farmacia su tre e ammontano a più di un m9lione le dosi somministrate nel 2022. Da quando è partito il servizio, infine, sono quasi 300mila le operazioni di scelta e revoca effettuate dai lombardi in farmacia».
Per questo motivo, ha continuato Racca, la riforma sanitaria rappresenta la piattaforma ideale per arricchire ulteriormente la collaborazione con la Regione: «Vorremmo offrire prestazioni di telemedicina in regime convenzionato» ha detto «e vorremmo anche lavorare sulla riconciliazione farmacologica, uno dei servizi chiave in tema di aderenza farmaceutica».
Si è congratulato con Federfarma Lombardia per il successo del Roadshow Andrea Mandelli, presidente della Fofi, che nel suo intervento ha ricordato i provvedimenti adottati durante la sua militanza parlamentare per rafforzare il servizio farmaceutico e accrescerne le competenze. «Il prossimo traguardo da conseguire» ha ribadito «sarà quello del farmacista prescrittore».
Dai direttori generali delle Ats lombarde presenti alla serata, infine, è arrivato un significativo riconoscimento della centralità della farmacia nel sistema sanitario lombardo. «La Regione si avvale delle farmacie per la distribuzione di farmaci e presidi per una scelta di campo cosciente» ha detto ancora Bergamaschi «e questa scelta si è ulteriormente rafforzata durante la pandemia. Le vaccinazioni covid e antinflu in farmacia sono significativamente cresciute nel tempo ed è previsto che crescano ancora, perché man mano che le somministrazioni si concentrano sulla popolazione più anziana la farmacia diventa il riferimento più prossimo e comodo».