Le farmacie sono uno straordinario partner della Sanità regionale, perché promuovono campagne di prevenzione ed educazione nelle quali mettono in gioco tutta la loro autorevolezza. E’ l’apprezzamento espresso dall’assessore alla Salute della Lombardia, Giulio Gallera, per “Spegnila e respira”, il programma di screening su fumo e Bpco condotto dalle farmacie di Milano, Lodi e Monza-Brianza tra il 23 aprile e il 4 maggio. Ospite del convegno organizzato sabato scorso da Federfarma con Adakta e Istituto nazionale dei Tumori per presentare i dati della campagna, Gallera ha passato in rassegna i tanti fronti di collaborazione che vedono Regione e farmacie lombarde lavorare assieme per la salute dei cittadini. «Le farmacie si sono guadagnate un ruolo da protagonista nella sanità regionale grazie all’mpegno che hanno sempre profuso in tutte le occasioni in cui sono state coinvolte» ha rimarcato la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca «. E continueranno a farlo: stiamo per presentare alla Regione altre proposte, a partire dalla stampa in farmacia del promemoria dematerializzato e a breve partirà la sperimentazione per l’aderenza terapeutica in farmacia sulla Bpco, un progetto Federfarma- Assofarm-Fofi che si avvale del fondo da un milione di euro destinato dalla Manovra 2016 alla copertura di progetti di Medicine use review (Mur)».
La progettualità delle farmacie lombarde ha ricevuto l’apprezzamento di Gallera, che ha ricordato gli sforzi messi in campo dalla Regione per la cronicità: «L’obiettivo è quello di costruire nuovi modelli che siano sempre più vicini ai bisogni degli assistiti ma assicurino al contempo una gestione appropriata delle risorse. In questa cornice, le farmacie recitano un ruolo importante che vogliamo sviluppare. Siamo una delle poche Regioni che ha già progetti ma mettere in campo nella sperimentazione della farmacia dei servizi». «Con la campagna “Spegnila e respira”» ha ripreso la presidente Racca «le nostre farmacie hanno dato vita al consueto “gioco di squadra” che caratterizza la sanità territoriale lombarda. Questa sinergia è la vera leva con cui incidere concretamente sulle patologie che gravano sulla spesa del Ssn e che possono essere affrontate efficacemente attraverso la prevenzione».
La stessa sensibilità per la prevenzione aveva ispirato quindici anni fa l’allora ministro della Salute, Girolamo Sirchia, che nel 2003 riuscì non senza fatica a far approvare la famosa Legge contro il fumo. «Quel provvedimento fu una svolta importante» ha detto Sirchia intervenendo al convegno di Federfarma Milano «ma da qualche anno a questa parte viene rispettata sempre meno. Chiedo alle autorità di intensificare i controlli nei locali aperti al pubblico e nei luoghi di lavoro, perché il consumo di tabacco è un inaccettabile attentato alla salute pubblica». «La legge Sirchia va sostenuta e completata» ha confermato il presidente della Fofi, Andrea Mandelli «e a farlo potrebbero essere anche i farmacisti: i dati dicono che l’Italia è il primo Paese in Europa per numero di adolescenti che fumano, potrebbero andare nelle scuole a fare opera di educazione e prevenzione nei confronti dei giovani». Sarebbe, ha continuato Mandelli, un modo per assicurare nuovi orizzonti alla professione. «Questa categoria recita un ruolo importante per la collettività, va data stabilità al suo futuro. E’ ciò che ho fatto con l’emendamento alla Manovra del 2016 che stanziava un milione di euro per la sperimentazione di progetti di Mur e con la Manovra 2018, che finanzia con 36 milioni la farmacia dei servizi».