Inizio d’anno positivo per le farmacie lombarde, che chiudono il primo trimestre in netta crescita sulla spesa farmaceutica. I numeri li ha forniti ieri la presidente del sindacato regionale, Annarosa Racca, nel suo intervento davanti all’assemblea dei delegati provinciali: la spesa convenzionata lorda, dicono i dati regionali, mostra nel periodo gennaio-marzo 2019 un incremento del 2,94%, quella netta (tolti cioè ticket e sconti) del 2,61%. In crescita anche le ricette Ssn dei medici lombardi, +2% sul primo trimestre 2018. «Il buon risultato» spiega Racca a FPress «è dovuto alla consolidata e proficua collaborazione che le lega all’amministrazione regionale. Siamo al lavoro su più fronti per dare nuovi contenuti e ulteriore dinamismo a tale rapporto, come dimostra la prossima estensione della stampa del promemoria in farmacia, già attiva nel rhodense, alle province di Lecco e Mantova. Inoltre, continuano gli incontri con la Regione per completare l’intesa dell’autunno scorso per la dpc: screening colon retto in farmacia, distribuzione dei vaccini ai medici di famiglia, distribuzione primo ciclo di terapia».
Nella seduta di ieri, i delegati hanno anche approvato all’unanimità il bilancio 2018 di Federfarma Lombardia: «Abbiamo investito in digitalizzazione delle farmacie e nell’aumento delle polizze assicurative e chiudiamo con un avanzo di quasi 63mila euro» riferisce il tesoriere del sindacato regionale, Enrico Beltramelli «che derivano anche da interventi rivolti al contenimento dei costi e da un leggero aumento delle entrate dovuto anche all’apertura delle nuove farmacie da concorso straordinario».
Sulla situazione delle farmacie, restano delle preoccupazioni legate alle nuove modalità di computo del fatturato Ssn – introdotte dalla Manovra per il 2019 – e gli effetti sulle fasce di sconto, su cui Federfarma Lombardia aveva sempre chiesto più cautela da parte di Federfarma nazionale. «Nella mia provincia» conferma Beltramelli, che è alla presidenza di Federfarma Pavia «ci sono farmacie che stanno facendo i conti un notevolissimo aumento delle trattenute. Quella misura sta provocando crescente insoddisfazione tra i titolari delle farmacie coinvolte».