In Lombardia sparisce dal primo marzo il superticket su tutte le prestazioni specialistiche ambulatoriali. E’ quanto prevede una delibera approvata dalla giunta su proposta dell’assessore al Welfare, Giulio Gallera. «Siamo la prima Regione a disporne l’azzeramento» ha commentato «sei mesi in anticipo rispetto a quanto previsto a livello nazionale. Si tratta di un ulteriore, decisivo tassello nella direzione di alleggerire il più possibile il costo delle compartecipazioni ai servizi socio sanitari per i cittadini lombardi, garantendo loro nel contempo cure di assoluta eccellenza».
Nel maggio dell’anno scorso, ricorda la Regione in una nota, il superticket era già stato dimezzato, da 30 a 15 euro. Ne avevano beneficiato un milione e mezzo di lombardi, mentre alla giunta il provvedimento era costato circa 20 milioni di euro di extracopertura sui mancati introiti, da aggiungere ai 70 che la Regione già sosteneva per le esenzioni aggiuntive a quelle nazionali. Lo stanziamento per l’abolizione definitiva del superticket comporta un’ulteriore copertura di 54 milioni di euro, che la Lombardia recupererà attingendo alle proprie risorse di bilancio. Il provvedimento decorre dalle prestazioni prenotate dal 1° marzo.