dalla lombardia

Muralti-Federfarma: colesterolo in farmacia per 72% dei lombardi

28 Maggio 2024

La farmacia si conferma un presidio sanitario essenziale per garantire tempestività e continuità nella presa in carico e nel monitoraggio della cronicità sul territorio, in particolare nella delicata area del rischio cardio-metabolico legato all’ipercolesterolemia. Lo dice una survey realizzata da Federfarma Lombardia e Fondazione Muralti, l’ente dell’associazione titolari di Milano per la formazione continua, presentata ieri alla stampa: in oltre il 72% dei casi, il controllo del colesterolo si esegue in farmacia, su iniziativa del cittadino-paziente. E sono numeri che potrebbero crescere ulteriormente, perché il 16% dei cittadini intervistati dai farmacisti ancora non sa di poter ricorrere a questa modalità di esame, semplicemente con il test del sangue capillare in farmacia. Inoltre, più della metà dei farmacisti coinvolti nell’indagine dichiara che, per ridurre i livelli di colesterolo nel sangue, i cittadini lombardi ricorrono in primis all’uso di integratori (51%), mentre nel 32,7% si utilizzano anche terapie farmacologiche specifiche.

La survey è stata curata da Fondazione Muralti come tappa conclusiva del progetto formativo “Nuove frontiere terapeutiche per il controllo dell’ipercolesterolemia e dislipidemie miste”, realizzato con il grant incondizionato di Daiichi Sankyo Italia. Il progetto, nato con l’obiettivo di formare una classe di professionisti specializzati nella gestione dell’ipercolesterolemia, ha confermato il ruolo imprescindibile della farmacia e del farmacista specializzato. Oltre ad accompagnare il paziente cronico lungo percorsi terapeutici complessi, imperniati sull’efficacia, la sicurezza e l’appropriatezza del farmaco, la farmacia e il farmacista rappresentano partner strategici a supporto dell’aderenza terapeutica del paziente: dal counselling all’informazione diretta al cittadino su altri accorgimenti per il miglioramento del profilo lipidico, complementari all’utilizzo di farmaci e integratori. Tra questi, l’adozione di corretti stili di vita – in termini di alimentazione e attività fisica – e la promozione di una maggiore sensibilità sul rischio cardiovascolare, responsabile ancora oggi del numero più alto di decessi rispetto a qualsiasi altra patologia.

«Le farmacie svolgono un ruolo fondamentale nella salute pubblica di Regione Lombardia» ha ricordato Emanuele Monti, presidente della commissione Sostenibilità sociale, casa e famiglia «sono oltre 3.000, distribuite su tutto il territorio regionale, e rappresentano per i cittadini un punto di accesso primario a servizi sanitari essenziali, tra i quali la distribuzione e la consulenza sui farmaci anche nelle aree più remote. Grazie alla stretta collaborazione con il sistema sanitario regionale, le farmacie garantiscono la continuità delle cure e l’aderenza alle terapie, specialmente per i pazienti con condizioni croniche come l’ipercolesterolemia».

«La formazione professionale rappresenta un asset fondamentale per i farmacisti lombardi» ha ribadito Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia «la farmacia di comunità e il farmacista rappresentano presidi sanitari essenziali per l’informazione al cittadino-paziente, per estendere la cultura della prevenzione sul rischio cardiovascolare, e di presidio sanitario strategico durante il percorso terapeutico del paziente. Ecco perché è fondamentale che la farmacia di comunità, in virtù della sua presenza capillare sul territorio, si arricchisca di conoscenze e competenze, che possano porla nelle condizioni di svolgere attività di counselling verso la popolazione, grazie a farmacisti sempre più specializzati e formati, in grado di intercettare e saper rispondere proattivamente ai bisogni di salute, in particolare dei pazienti più a rischio».

«Il progetto formativo che abbiamo realizzato» ha spiegato Manuela Bandi, direttore di Fondazione Muralti «ha visto la partecipazione dei farmacisti lombardi, a conferma della loro volontà di rimanere aggiornati sulle principali innovazioni terapeutiche per la migliore gestione della cronicità. Una formazione dal taglio spiccatamente pratico, per la migliore gestione delle persone con colesterolo non controllato, che ha raccolto la piena soddisfazione del 60% dei farmacisti lombardi. Il 58% di questi ha dichiarato che le conoscenze acquisite durante il corso saranno utili per lo svolgimento del loro lavoro in farmacia e adempiere a quel ruolo ‘cuscinetto’ tra territorio e ospedale, sapendo riconoscere eventuali campanelli d’allarme così da indirizzare il cittadino-paziente verso i percorsi più adeguati».

«Siamo orgogliosi di aver sostenuto questo importante progetto di formazione, al fianco di Federfarma Lombardia e Fondazione Muralti» ha aggiunto Fabio Romeo, senior medical and value & access director di Daiichi Sankyo Italia «siamo impegnati nella ricerca in area cardio-metabolica e siamo in grado di offrire innovazioni terapeutiche che possono cambiare l’approccio al rischio cardiovascolare, come l’acido bempedoico, disponibile anche in associazione con ezetimibe. Ma quest’impegno deve andare di pari passo con la responsabilità dell’aggiornamento dei professionisti della salute, che concretizzano, a beneficio dei pazienti, la promessa delle nostre innovazioni farmacologiche. Nel caso delle malattie croniche, come appunto l’ipercolesterolemia, siamo convinti che la farmacia sia già uno dei principali punti di riferimento del cittadino per sostenere la consapevolezza dell’importanza dello stile di vita e della prevenzione, ma anche dell’aderenza e dell’appropriatezza terapeutica, che si traducono in migliori outcome di salute e minori costi a carico del Servizio Sanitario».