L’emendamento al ddl Bilancio che abbassa dal 7,96 al 7% il tetto della spesa farmaceutica convenzionata è inaccettabile. La Regione Lombardia ha sempre speso il budget a propria disposizione per fare in modo che gli assistiti trovassero subito in farmacia i medicinali necessari. E’ quanto scrive Federfarma regionale nella lettera inviata ieri alla Federazione nazionale per esprimere «massima preoccupazione» riguardo al provvedimento (approvato l’altro ieri in commissione Bilancio) che riequilibra i tetti della farmaceutica con un pesante ridimensionamento delle risorse assegnate alla convenzionata.
La disposizione, scrive in particolare la presidente dei titolari lombardi, Annarosa Racca, «conferma quanto avevo anticipato durante l’ultima Assemblea nazionale (quella di giovedì 17 dicembre, ndr) e darà grandi risorse alla Regioni per la distribuzione diretta, togliendole alla farmaceutica convenzionata».
Per tale motivo, prosegue la lettera, l’Assemblea di Federfarma Lombardia «chiede al sindacato nazionale di attivarsi affinché il Governo riconosca il prezioso lavoro svolto sul territorio dalle farmacie, resosi ancor più evidente nel corso di quest’anno» e intervenga «in tutte le sedi competenti per una rimodulazione dei tetti di spesa, affinché si scongiuri il pericolo che le farmacie vengano assoggettate al pay-back». Non è possibile, conclude la nota, «che nonostante quanto fatto dalla categoria fin dall’inizio dell’emergenza pandemica, vengano tolte risorse fondamentali alle farmacie territoriali».