Arriverà alle farmacie con la mensilità di giugno, in pagamento entro fine mese, il rimborso delle somme indebitamente intascate dall’Ats di Milano con la trattenuta dell’1,4% sui fatturati Ssn del 2010 e 2011. E’ l’effetto diretto della sentenza con cui a febbraio il Tribunale di Milano aveva stabilito che il conteggio dell’onere a carico delle singole farmacie avrebbe dovuto essere effettuato al netto – e non al lordo – degli altri sconti Ssn e dell’iva. Con il loro intervento, in sostanza, i giudici avevano accolto la tesi di Federfarma Lombardia, che da tempo lavora con le altre associazioni provinciali dei titolari per costringere le Ats tramite contenziosi a rimborsare le farmacie delle somme trattenute illegittimamente. Da questa attività legale deriva la sentenza della Corte di cassazione dell’agosto dell’anno scorso, che confermò l’esclusione dell’iva dall’1,4% e respinse il ricorso dell’Ats Monza-Brianza, l’ordinanza del Tribunale di Cremona del 2014 e quella del Tribunale di Lecco del 2013.
Oltre alle somme indicate a loro tempo dalle singole farmacie, i rimborsi in arrivo dall’Ats di Milano comprendono anche gli interessi legali sulle somme dovute. Non è invece ricompresa la copertura delle spese legali, che l’Azienda sanitaria provvederà a versare direttamente a Federfarma Milano per aver integralmente anticipato i costi del contenzioso a favore di tutti gli iscritti.