Sono 650 circa le farmacie lombarde che in circa un mese, dall’inizio di ottobre ai primi di novembre, cominceranno a vaccinare contro covid aggiungendosi alle 21 che già somministrano dalla fine del luglio scorso in via sperimentale. Sono i numeri della programmazione definita nei giorni scorsi dalla Regione Lombardia: le partenze verranno distribuite su cinque scaglioni, ognuno dei quali coinvolgerà una o due Ats (Agenzie di tutela della salute, le precedenti Asl).
Si comincia dunque l’11 ottobre con 60 farmacie, 16 dell’Ats Montagna (Sondrio, Valtellina e Alto Lario) e 44 dell’Ats Pavia; secondo scaglione il 18 ottobre con 90 farmacie della provincia di Brescia, quindi una settimana dopo 145 esercizi divisi tra Ats Insubria (91) e Valpadana (54). Un’altra settimana e il 2 novembre in provincia di Bergamo partono 87 farmacie, più 73 in Brianza (totale 160). Chiude l’8 novembre Milano, con 192 farmacie.
In prossimità del via, ricorda ancora la Regione, le farmacie coinvolte riceveranno indicazioni sull’operatività delle vaccinazioni (registrazioni sulla piattaforma eccetera) con una breve Fad organizzata assieme a Federfarma Lombardia, Aria (la Centrale acquisti della Regione), Areu (l’Azienda regionale dell’emergenza-urgenza) e Poste Italiane. «Con questi ingressi» commenta Annarosa Racca, presidente dell’Unione regionale dei titolari «le farmacie lombarde cominciano a dispiegare il proprio potenziale per raggiungere e convincere le persone che ancora non si sono vaccinate. La Lombardia è la Regione che ha vaccinato di più, con le farmacie e la loro prossimità i numeri non potranno che crescere ancora».
Aggiornamenti anche a proposito di tamponi: con una comunicazione diramata venerdì, la Regione ha concesso alle farmacie di mantenere la gratuità dei test per le fasce autorizzate (12-19 anni e personale scolastico) fino a esaurire tutte le prenotazioni raccolte prima dell’entrata in vigore del decreto sui green pass a prezzo calmierato.