E’ conto alla rovescia, in Lombardia, per il via alla prima delle sperimentazioni sulla farmacia dei servizi previste dal cronoprogramma regionale. Si parte da novembre con lo screening del colon retto, che finora ogni Ats attuava in base a protocolli aziendali dove le farmacie erano coinvolte in modo diverso a seconda dei territori. La nuova campagna, invece, si svilupperà con procedure univoche in tutte le province lombarde, sulla base delle regole concertate con Federfarma e Assofarm e ratificate nel dicembre scorso dalla dgr XI/2672.
«In sostanza» spiega Giampiero Toselli, segretario di Federfarma Lombardia «le farmacie consegneranno i kit agli assistiti che si presentano con la lettera/invito dell’Asl; quindi ritireranno i campioni, che affideranno al distributore perché venga inviato ai laboratori convenzionati. Ogni operazione sarà registrata sul software fornito dalle Ats, così come andranno abbinati i codici della lettera/invito e dei kit di analisi, per la tracciatura del percorso». Obiettivo, raggiungere nel 2021 tutta la popolazione target grazie alla partecipazione dell’intera rete delle farmacie
Restano da concordare ancora alcuni dettagli operativi, tra i quali la remunerazione alle farmacie. «La Regione» riprende Toselli «sta valutando i valori adottati da altre amministrazioni. In ogni caso, anche qui riusciamo finalmente ad avere un compenso uguale per tutte le province, quando finora c’erano farmacie che prestavano il servizio anche gratuitamente».