Due mesi appena e i ladri tornano a visitare la farmacia dell’ex ospedale di Bitonto, in provincia di Bari. Lo hanno fatto nella notte tra martedì 18 e mercoledì 19 settembre e con ogni probabilità si tratta della stessa banda che già aveva “visitato” l’edificio due mesi fa, il 9 luglio. Invita a questa ipotesi il fatto che i malviventi abbiano seguito la medesima strada della volta precedente: forzata la porta d’ingresso con un piede di porco, i ladri hanno raggiunto velocemente i locali della farmacia, hanno scassinato le celle frigorifere e si sono portati via farmaci anti-tumorali e ormoni della crescita per un valore che le prime stime valutano attorno ai 450mila euro (due mesi fa il bottino ammontava 470mila euro).
In entrambe le occasioni, poi, la banda sapeva che avrebbe potuto agire senza disturbi: di notte, infatti, l’ex ospedale rimane del tutto vuoto e anzi diventa terra di nessuno frequentata da balordi che mettono a segno piccoli furti. Ci sarebbe un impianto di videosorveglianza, ma le telecamere sono fuori uso da tempo è anche di questo i ladri erano certamente a conoscenza.
L’ipotesi su cui gli investigatori stanno lavorando è ovviamente quella di un furto su commissione, finalizzato alla ricettazione sul mercato nero internazionale. Gli ospedali del sud sono da tempo nel mirino delle bande internazionali che contrabbandano farmaci. Poi ci sono gli assalti ai Tir, condotti anch’essi su commissione con l’obiettivo di alimentare il traffico di medicinali che dall’Italia si dirama nell’Europa dell’est e in Germania. Pagano i malati di quei Paesi, che rischiano di consumare prodotti mal conservati o contraffatti, e la Regione Puglia, che deve affrontare spese aggiuntive per rinnovare le scorte.