Ottone, piccolo paese appenninico di 500 anime, nel piacentino. È metà settembre: un uomo vicino alla mezza età entra in farmacia lamentando sintomi – spossatezza, dolori diffusi – che a prima vista fanno pensare a un’influenza. Alla farmacista che lo accoglie, tuttavia, riferisce anche di un senso di oppressione al torace e un dolore retrosternale che s’irradia al braccio destro. La dottoressa lo conosce, sa che è diabetico e fumatore, e allora gli propone un’ecg; pochi minuti e dal cardiologo della centrale di refertazione Cardio On Line Europe arriva la diagnosi: infarto in corso. La farmacista fa accomodare il paziente per tenerlo tranquillo e chiama il Pronto soccorso; viene elitrasportato all’ospedale di Parma dov’è subito ricoverato.
È la storia a lieto fine (ora l’uomo è a casa ed è già tornato due volte in farmacia per un’ecg di controllo) che racconta Cristina Gazzola, titolare della farmacia del paese. «Abbiamo sempre cercato di stare al passo con i bisogni della comunità» sottolinea la dottoressa «prima del Covid avevamo già avviato la consegna a domicilio dei farmaci e delle bombole d’ossigeno, durante la pandemia abbiamo ampliato la nostra offerta con tamponi e vaccinazioni. È stato naturale, quindi, fare un ulteriore passo avanti e approfittare del Pnrr per proporre anche la telemedicina, prima le analisi del sangue e poi ecg e holter pressorio e cardiaco, con Cgm Point of care».
La prima preoccupazione, in tutti i casi, è stata quella di offrire agli abitanti del paese e dei centri circostanti un servizio di prossimità. «Per fare un semplice prelievo di sangue» spiega Gazzola «bisogna andare all’ospedale di Bobbio, che è raggiungibile in circa 30 minuti di macchina ma la strada è spesso interessata da lavori che allungano i tempi. Nella nostra farmacia, ora i cittadini possono monitorare periodicamente i valori ematici, verificare l’efficacia della terapia e, in molti casi, prevenire problemi più gravi. Racconto un altro episodio: una persona si è rivolta a noi per misurare i valori di creatinina in vista di una Tac con mezzo di contrasto. Durante l’analisi, però, abbiamo scoperto valori molto alti di colesterolo e trigliceridi, per cui è stata subito messa in cura».
Oltre agli abitanti, anche i medici che praticano nella zona hanno accolto positivamente questi servizi. «Quando abbiamo iniziato a offrire la telemedicina» conferma Gazzola «abbiamo informato il mmg che lavora nel comune, che ha accolto con estremo favore la notizia, e il cardiologo che visita nell’ambulatorio comunale due volte al mese. Abbiamo anche comunicato l’iniziativa sui nostri canali social e attraverso il quotidiano locale. In questo modo ora i cittadini sanno che possono fare esami cardiologici senza dover affrontare viaggi lunghi e attese infinite, oltre alla garanzia di una refertazione quasi immediata».
L’augurio, ora, è che la telemedicina in farmacia possa presto diventare un servizio convenzionato con il Ssn. «Già partecipiamo alla sperimentazione della farmacia dei servizi promossa dalla Regione Emilia-Romagna» osserva la titolare «ma vorremmo ampliare l’offerta, perché la telemedicina non solo risponde ai bisogni degli abitanti ma attira da fuori anche persone che necessitano di monitoraggi regolari o certificati per attività sportive».