A Trento ottiene la ratifica con delibera di giunta l’accordo tra Provincia autonoma e sindacati della mg che mobilita i medici di famiglia nella campagna vaccinale contro covid. «Il provvedimento» spiega l’assessore alla salute, Stefania Segnana «ci consentirà di allargare la copertura in attuazione del Piano strategico nazionale, in particolare per alcune fasce di popolazione considerate più a rischio». Il reclutamento, dice l’intesa, avverrà su base volontaria e le somministrazioni cominceranno non appena risulteranno disponibili i primi vaccini con temperature di conservazione a 2-8°C, come l’AstraZeneca.
Potranno segnalare la propria disponibilità soltanto i mmg che hanno già ricevuto la prima dose e gli assistiti da vaccinare saranno indicati da elenchi predisposti dall’Asl in base alle fasce di priorità. Le somministrazioni potranno essere effettuate anche al domicilio dei pazienti e andranno registrate sulla piattaforma dell’Azienda sanitaria. Il reclutamento potrà essere allargato anche a medici di continuità assistenziale disponibili in orario diurno, medici dell’emergenza sanitaria e medici Usca.
Con un’altra delibera approvata sempre ieri, la giunta provinciale ha dato disposizioni perché le farmacie del territorio possano erogare i test antigenici rapidi anche in regime privato, a pagamento. La platea degli interessati riguarda i soggetti asintomatici non in quarantena, che non appartengono a categorie a rischio per esposizione lavorativa e non hanno avuto contatti con casi sospetti. Il servizio deve essere svolto in orari diversi rispetto a quelli dedicati ai test con oneri a carico dell’Azienda sanitaria e ha un prezzo massimo al pubblico di 30 euro. Le farmacie sono tenute al rispetto delle linee guida tecnico-scientifiche, degli aspetti relativi alla sicurezza e delle norme igieniche e sanitarie dei locali.