Saranno coinvolte anche le farmacie del territorio nel programma abruzzese per la telemedicina approvato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alla Salute, Nicoletta Verì. Lo assicura una nota che passa in rassegna i punti salienti del provvedimento: l’obiettivo è arrivare ad assistere con la medicina a distanza almeno 200mila pazienti cronici entro i prossimi 2 anni, attraverso un percorso «che ha già visto l’attivazione di una serie di applicativi telematici cui il cittadino può accedere direttamente da qualsiasi dispositivo».
Nei mesi scorsi un gruppo di lavoro tecnico-scientifico – cui hanno partecipato i rappresentanti delle quattro Asl abruzzesi – ha definito il modello organizzativo, così da uniformare le procedure di presa in carico e gestione del paziente e condividere le scelte tecniche della piattaforma. «La telemedicina» spiega Verì «non è alternativa ai modelli tradizionali di cura ma ne è complementare. Ci permetterà di assistere il paziente anche a distanza e nel suo domicilio, evitando spostamenti non necessari che in alcune aree della nostra regione comportano un effettivo disagio. I protocolli saranno gestiti dallo stesso personale sanitario che ha in carico l’utente, con le medesime garanzie di sicurezza e appropriatezza già codificate nei Pdta (i percorsi diagnostico terapico assistenziali, ndr)».
A individuare i pazienti eleggibili a teleconsulto, teleassistenza e telemonitoraggio saranno equipe multidisciplinari «e, una volta a regime, è previsto anche il fattivo coinvolgimento delle farmacie territoriali e degli enti del terzo settore».
«I servizi di telemedicina» conclude l’assessore «rappresentano uno dei pilastri delle strategie della Missione 6 Salute del Pnrr e vanno a integrarsi nel processo in corso di ridefinizione della rete dell’assistenza territoriale regionale, che vedrà l’apertura di case e ospedali di comunità nelle diverse zone della nostra regione, in un piano di complessiva riorganizzazione di tutta l’assistenza sanitaria».