Sembra partita con il piede giusto la sperimentazione abruzzese della farmacia dei servizi: nel primo mese di attività, le 356 farmacie aderenti hanno erogato più di cinquemila prestazioni, in media 3,5 alla settimana per farmacia. Come si ricorderà, la sperimentazione era stata avviata ai primi di settembre e il novero delle attività includeva il monitoraggio della terapia per la Bpco, holter cardiaco, elettrocardiogrammi, supporto allo screening per la ricerca di sangue occulto nelle feci e la vaccinazione anti-covid.
«Siamo partiti bene» è il commento di Alfredo Orlandi, segretario regionale di Federfarma Abruzzo «sicuramente ha inciso la specifica realtà di questa regione, dove prevalgono aree interne e piccoli comuni e le strutture sanitarie non arrivano dappertutto. Ma ci piace pensare che abbia anche contribuito la campagna lanciata da Federfarma all’avvio della sperimentazione: non è stata certo una comunicazione a tappeto, ma si è fatta sentire».
Ora l’impegno sarà quello di allargare la sperimentazione alle farmacie che per ora sono rimaste fuori, per incertezza o mancanza di spazi. Quest’ultimo rappresenta un problema non indifferente in questa regione, molti titolari hanno ovviato offrendo i servizi negli orari di chiusura della farmacia, con un sacrificio non indifferente per loro». Soddisfazione per i risultati di questo primo mese anche da Fabrizio Zenobii, presidente di Federfarma Pescara, in un’intervista alla tv locale Rete8.