dalle regioni

Arezzo, potrebbe riaccendere i motori il progetto toscano Adhere

25 Luglio 2019

Svolta da araba fenice all’orizzonte per il progetto Adhere, la sperimentazione architettata dall’Asl Toscana Sud Est con l’obiettivo di costruire attorno al paziente cronico una rete multidisciplinare formata da mmg, specialisti e farmacie, per assicurare continuità della presa in carico e monitoraggio delle terapie. Il progetto era stato presentato ufficialmente a novembre, nell’ambito del congresso Forum Risk Management 2018, e avrebbe dovuto partire a gennaio; poi lo stop per ritardi in alcuni adempimenti e l’avvicendamento alla direzione generale dell’Asl toscana hanno messo la sperimentazione nel congelatore. Ora però il cantiere potrebbe riaprire: impegni in tal senso sono arrivati dal convegno sulla farmacia dei servizi organizzato la settimana scorsa da Federfarma Arezzo proprio per ridare corrente ad Adhere; il nuovo manager dell’Azienda sanitaria sud est, Antonio D’Urso, ha dato la propria disponibilità ad avviare il progetto nel più breve tempo possibile e comunque entro la fine della legislatura regionale, si concluderà la prossima primavera. E assieme all’assessore alla Salute della Toscana, Stefania Saccardi, anche lei tra gli ospiti dell’evento, ha sostenuto la necessità di trasformare le farmacie «in centri di servizi fondamentali a favore di assistiti e pazienti soprattutto malati cronici e residenti in zone disagiate dove spesso la farmacia è l’unico presidio socio-sanitario di riferimento».

«E’ il segnale che volevamo e per il quale abbiamo organizzato il convegno» spiega a FPress il presidente di Federfarma Arezzo, Roberto Giotti (foto) «Asl e Regione confermano il proprio appoggio al progetto Adhere che ora cercheremo di far ripartire al più presto». Ma Giotti sottolinea anche l’impegno assunto dall’assessore Saccardi a dare attuazione alla farmacia dei servizi anche nel resto della regione. «Abbiamo chiesto tanto a Saccardi quanto al dg dell’Asl Toscana Sud-est un formale riconoscimento del concetto di farmacia dei servizi, da recepire con atti deliberativi regionali e aziendali per una concreta attuazione del modello, integrato nella sanità toscana. Questi riconoscimenti li abbiamo ottenuti, ora lavoreremo per portarli avanti».