Si starebbero rivelando consistenti i danni dell’attacco subito una settimana fa dai sistemi informatici della Sanità lucana: secondo una nota diffusa dalla Direzione generale per la salute e le politiche della persona, infatti, l’intrusione potrebbe avere comportato la violazione di dati personali degli assistiti delle Aziende sanitarie della Regione.
L’attacco, in particolare, sarebbe partito da un’intrusione illecita e si sarebbe poi diffuso ai sistemi delle strutture del Servizio sanitario regionale (alcuni ospedali e le due Asl di Potenza e Matera), «le cui reti informatiche sono comunicanti per la gestione di alcuni applicativi». Al momento, prosegue la nota, «non possono essere definiti con precisione i dettagli di quanto accaduto e il numero di persone eventualmente interessate».
Ancora da chiarire, secondo quanto riporta la stampa, l’effettiva entità del danno subito, con la copia, l’alterazione o la cancellazione di dati, e la loro tipologia, ossia amministrativa (nomi, indirizzi eccetera) o sanitaria (stato di salute, patologie…). Confermata, invece, l’esistenza di una richiesta di riscatto da parte degli autori dell’attacco.
Intanto nelle Asl e negli ospedali colpiti proseguono i disagi e i rallentamenti nell’erogazione delle prestazioni sanitarie, con un ritorno alla normalità i cui tempi ancora non sono stimabili.