Piccole farmacie dell’Alto bellunese in ambasce per la recente acquisizione della Farmacia Favretti di Agordo da parte di Luxottica, leader mondiale nel mercato delle montature per occhiali. L’azienda possiede due stabilimenti a Cencenighe e Agordo, che danno lavoro a cinquemila dipendenti, e l’acquisto punta a integrare con i prodotti della farmacia il programma di welfare che l’azienda già offre ai suoi dipendenti. L’operazione però ha messo sul chi vive le farmacie del territorio circostante: molti dipendenti vivono con le loro famiglie nei comuni limitrofi, se i loro consumi dovessero convergere sull’esercizio acquisito da Luxottica parecchie piccole farmacie si troverebbero in forte difficoltà.
Nei giorni scorsi queste preoccupazioni sono state al centro di un incontro tra farmacisti e sindaci di questa parte del bellunese, molti dei quali con gli stessi timori per le loro farmacie pubbliche. Come riporta la stampa locale, i piccoli titolari hanno fatto presente la situazione in cui versano alcune farmacie, specialmente quelle che risiedono nelle aree più marginali o hanno un bacino d’utenza ridotto. I sindaci, invece, hanno assicurato che la loro volontà è quella di fare rete per garantire la presenza di presidi anche nelle vallate limitrofe.
Dai farmacisti, infine, è arrivata la richiesta di un incontro con Luxottica per comune ragionamento sulla questione: l’obiettivo deve rimanere quello di offrire un servizio di qualità nell’intero Alto bellunese, per contrastare lo spopolamento e non creare squilibri in un tessuto sociale ed economico già fragile.