È sotto procedimento amministrativo e potrebbe chiudere per 30 giorni la farmacia di Bergamo che nelle settimane scorse era finita in un reportage di Striscia la Notizia sullo «spaccio di farmaci» in due o tre città del nord Italia. Con ricette falsificate o la presunta compiacenza di qualche farmacia, era l’accusa del tg satirico, alcuni spacciatori si procurerebbero ansiolitici e benzodiazepine che poi rivenderebbero a tossicodipendenti e patiti dello sballo.
Come riporta Striscia la Notizia in una nota pubblicata ieri sul proprio sito, una delle farmacie coinvolte nel servizio è stata sottoposta nei giorni scorsi a un’ispezione dell’Ats Bergamo in collaborazione con i Nas. Le verifiche avrebbero accertato la mancanza dei giustificativi (ossia ricette) per 45 «atti di vendita», relativi a specialità medicinali soggette a prescrizione medica non ripetibile. Tra queste, riferisce l’Ats, sostanze stupefacenti e psicotrope incluse nella tabella dei medicinali sezione D ex dpr 309/90.
Oltre ad avere avviato il procedimento amministrativo per la chiusura dell’esercizio coinvolto per un periodo di 30 giorni, l’azienda sanitaria ha rafforzato il sistema dei controlli e delle ispezioni, sia per rilevare in tempi brevi le eventuali irregolarità, sia per contrastare il crescente fenomeno di abuso di farmaci a base di sostanze stupefacenti e ad azione psicotropa.