Ne ha ingannati parecchi il comunicato con cui, l’altro ieri, la Provincia autonoma di Bolzano ha annunciato il via libera all’accordo con Federfarma e Assofarm per la distribuzione nelle farmacie del territorio dei presidi destinati ai diabetici. Il tono è quello di chi ha appena fatto un regalo, nello specifico ai titolari altoatesini: «Grazie all’accordo» dichiara nella nota stampa l’assessore alla Salute della giunta provinciale, Martha Stocker «sarà possibile rafforzare il ruolo delle farmacie per quanto riguarda l’approvvigionamento dei presidi medici indispensabili alle persone affette da diabete».
Una veloce verifica, però, e i fatti assumono tutt’altra sembianza: «L’intesa non concede alle farmacie del territorio la distribuzione dell’integrativa per la diabetica» spiega a FPress Matteo Bonvicini, presidente di Federfarma Bolzano «semmai ne toglie una fetta». Sì perché se finora la distribuzione di glucometri, strisce e lancette passava principalmente dalla convenzionata (tranne quel poco che veniva dispensato dai Centri diabete), con il nuovo accordo il 30% dei presidi deve passare dalla distribuzione diretta. E arrivare agli assistiti tramite due vie: sempre dalle farmacie – ma in dpc, con una remunerazione di 0,20 euro a striscia e 0,11 a lancetta – oppure dagli stessi Centri diabete, che in base all’accordo possono rifornire i malati (in transito per visite o esami) per una copertura di due mesi. «E visto che un diabetico fa la visita di controllo ogni bimestre o quasi» osserva Bonvicini «significa che di fatto le farmacie non faranno molta dpc».
Per la diretta la Provincia si avvarrà delle forniture acquistate dalla Regione Piemonte tramite gara centralizzata (cui l’amministrazione altoatesina aveva aderito l’anno scorso): cinquemila glucometri, sei milioni di strisce e altrettanti di lancette. Il restante 70% dei consumi, invece, continuerà a transitare dalla convenzionata, ma anche qui l’accordo mette sul tappeto qualche novità. «La distribuzione dovrà essere tracciata con la piattaforma tipo web-dpc che la Provincia sta sviluppando “in house”» riprende Bonvicini «e i patti dicono che quando il 20% almeno delle forniture in convenzionata saranno prescritti su ricetta dematerializzata, i rimborsi alle farmacie verranno limati: nel caso delle strisce, per esempio, si scenderà da 0,65 a 0,52 centesimi a pezzo».
In cambio, Federfarma porta a casa un accordo con la Provincia per la distribuzione di alimenti aproteici ai pazienti nefropatici. La delibera, approvata l’8 maggio e in vigore dall’inizio di giugno, riconosce ai malati un buono mensile del valore di 70 euro, da spendere in farmacia sulla base di un elenco dei prodotti disponibili che il sindacato titolari aggiornerà con prezzi e nuove referenze.