A meno di precedenti sconosciuti, la si può considerare la prima farmacia comunale data in affidamenti ai privati per mancanza di personale. È la sede di piazza Domenicani a Bolzano, che l’amministrazione cittadina si prepara a mettere sul mercato dopo averla tenuta chiusa per circa un anno. La delibera, come scrive il Corriere del Trentino, sarebbe già pronta e attende l’esame della commissione Servizi sociali prima e del Consiglio comunale a seguire.
La decisione, scrive il quotidiano, era nell’aria da tempo: il comune aveva chiuso la farmacia di piazza Domenicani nel marzo 2022 e, sempre per insufficienza di personale, aveva disposto che le altre cinque osservassero a turno una settimana di riposo. Si pensava che in tre mesi sarebbero stati trovati nuovi collaboratori e la farmacia avrebbe riaperto, invece i tre i bandi aperti dal Comune (tra dicembre 2021 e gennaio 2023) sono andati pressoché deserti. E così, cominciato il nuovo anno il sindaco Renzo Carmaschi ha dovuto annunciare un «bando di gara a livello europeo» per l’affidamento della sede a privati.
L’uscita ha subito allarmato la Cgil, che in una nota ha espresso il proprio disaccordo ed espresso il timore che le altre farmacie comunali possano seguire a ruota. «Le conseguenze della privatizzazione saranno gravi, con una completa rinuncia all’effetto calmierante sui prezzi e alle sinergie con la sanità pubblica».
Contro anche le opposizioni. «La rilevanza pubblica del servizio farmaceutico comunale dovrebbe essere evidente» osserva Claudio Della Ratta (La civica per Bolzano) «sarebbe quindi auspicabile, nonostante i sempre più pressanti adempimenti burocratici previsti per gli enti pubblici, cercare di preservarlo, come patrimonio della città. Senza contare che l’esternalizzazione del servizio rappresenta la rinuncia, anche, a un asset che concorre al finanziamento delle entrate correnti».
Della Ratta mette sul tavolo qualche numero. «Due posti di farmacista a tempo pieno sono vacanti, mentre tre farmacisti, sempre con orario a tempo pieno, usufruiscono di assenze per aspettative, e altri tre beneficiano di un congedo parentale prestando il proprio servizio al 50%. Di conseguenza, attualmente restano scoperti cinque posti a tempo pieno, quattro a tempo parziale al 50%, uno al 75% e uno al 60%. Ai quali si aggiunge l’ormai prossimo pensionamento di un farmacista a tempo pieno».