Accordo sulla dpc rinnovato, a Bolzano, con la ratifica arrivata dalla delibera di giunta approvata ieri su proposta dell’assessore alla Salute, Thomas Widmann. Il testo dell’intesa conferma le condizioni economiche pattuite in precedenza – 6,30 euro al netto dell’iva e al lordo del compenso al grossista per le farmacie urbane e 6,90 euro per le rurali – ma con alcune novità. La prima consiste in un tetto sui volumi (250mila pezzi) oltre il quale la remunerazione alle farmacie si riduce di 70 centesimi a confezione. «Attualmente distribuiamo circa 200mila pezzi all’anno» spiega a FPress il presidente di Federfarma Bolzano, Matteo Bonvicini «quindi sarà molto difficile che si superi quella soglia».
Un’altra riguarda l’impegno, assunto nell’accordo dalla Provincia autonoma, di passare in dpc gli ex Osp2. «Inoltre» riprende Bonvicini «viene sancita la possibilità di ricorrere alla dpc per assicurare la reperibilità dei farmaci che risultano carenti nel canale della convenzionata. In sostanza, si faranno transitare dalla distribuzione per conto eventuali forniture di origine ospedaliera».
Altra novità ancora, l’intesa mette a disposizione dei medici di famiglia la rete logistica delle farmacie territoriali per la fornitura di vaccini e tamponi: «In questo modo» spiega il presidente di Federfarma Bolzano «i mmg non dovranno più fare la spola con l’Asl ma potranno recarsi nella farmacia più vicina e ritirare le forniture di cui hanno bisogno».
Infine il capitolo servizi: prenotazioni delle visite specialistiche ambulatoriali potranno essere effettuate direttamente in farmacia, dove gli assistiti potranno anche pagare il ticket, ritirare i referti e accedere tramite Spid al fascicolo sanitario elettronico. «E’ un accordo che consideriamo soddisfacente» conclude Bonvicini «anche perché finalmente ha durata triennale e non più soltanto annuale».