Comincerà dal primo ottobre, nel Lazio, la campagna antinfluenzale 2022-2023 e tra le novità contenute nel protocollo che la Regione ha firmato con i medici di famiglia in vista del via ce n’è una che rischia di non piacere moltissimo alle farmacie: per la prima volta, infatti, i generalisti saranno rimborsati dal Ssn (tariffa standard: 6,16 euro) anche per la somministrazione antiflu ai pazienti che non appartengono alle categorie protette (e quindi acquistano il vaccino di tasca propria).
La disposizione si ritrova nel protocollo d’intesa firmato nei giorni scorsi da assessorato alla Salute e sindacati dei mmg. «Le vaccinazioni antinfluenzali somministrate ai 6-60enni non appartenenti alle categorie target» si legge all’ultimo capoverso del punto 2 dell’intesa «vengono erogate (dai generalisti, ndr) in regime di gratuità e vengono considerate ai fini delle procedure di remunerazione».
È evidente che la novità rischia di creare una sperequazione competitiva tra generalisti e farmacisti, perché il cliente che compra il vaccino in farmacia con ricetta bianca preferirà farselo iniettare gratuitamente dal mmg piuttosto dal farmacista. A meno che la Regione non abbia intenzione di replicare la stessa misura anche nel protocollo che – prevedibilmente – andrà a firmare con le farmacie per normare la somministrazione nei presidi del territorio, quest’anno allargata anche alle fasce a rischio. Se ne fa cenno nel protocollo firmato con i medici di famiglia «È facoltà della Regione» recita l’ultimo paragrafo del punto 3 «valutare la partecipazione alla campagna delle Farmacie di comunità, tenuto conto della sussistenza delle condizioni giuridiche e tecniche per l’inclusione di tale contesto di erogazione».
In attesa, vale la pena sfogliare il protocollo dei mmg per raccogliere qualche informazione utile anche ai titolari. La campagna, come già detto, partirà dal primo ottobre e le fasce che godono del regime di gratuità comprenderanno prioritariamente gli operatori sanitari, gli over 60 e le donne in gravidanza. Seguono i bambini tra i sei mesi e i sei anni, i giovani tra i sei e i 18 anni in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico o soggetti al rischio di sviluppare la Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale, i familiari e i contatti di persone con complicanze.
Per quanto concerne la popolazione non a rischio, che quindi pagherà il vaccino “out of pocket”, nel caso in cui le dosi provengano da riserve della Regione le somministrazioni potranno scattare soltanto da dicembre (come l’anno scorso) attingendo alle eccedenze sui quantitativi necessari a raggiungere gli obiettivi di copertura.
I quantitativi ordinati ammontano complessivamente a 1.465.000 dosi, così suddivise: Fluad Tetra 840.000, Flucelvax Tetra 470.000, Vaxigrip Tetra 65.000, Fluenz Tetra 60.000, Efluelda 30.000. I compensi ai mmg ammontano a 6,16 euro per la tariffa base e 15 euro per la vaccinazione a domicilio, più due euro a inoculazione per chi consuma almeno il 65% delle dosi assegnate, quattro euro se supera la soglia dell’80% e cinque euro sopra il 90%.