Screening oncologici e distribuzione dell’integrativa assicurati dalle farmacie del territorio grazie al protocollo d’intesa siglato l’altro ieri da Federfarma e Asl di Catania. L’obiettivo è quello di sviluppare la collaborazione già esistente tra Azienda sanitaria ed esercizi farmaceutici per accrescere prevenzione e servizi agli assistiti. Il primo fronte d’attività riguarda le campagne per lo screening del colon retto: le farmacie contribuiranno all’incremento dei tassi di partecipazione da parte delle fasce a rischio assicurando consegna e ritiro dei kit, che i distributori provvederanno poi a recapitare ai laboratori convenzionati. «Tra i compiti affidati ai farmacisti» spiega a FPress il presidente di Federfarma Catania, Gioacchino Nicolosi «c’è anche la tracciatura dei campioni lungo tutto il percorso distributivo, in modo da evitare smarrimenti o scambi di provette». Per tale servizio, il protocollo riconosce ai farmacisti titolari un compenso di 4,60 euro più iva per ogni kit inviato al laboratorio.
L’altro fronte di attività, come detto, riguarda la dispensazione dell’integrativa, che le farmacie assicurano per conto dell’Asl dal 2016. L’accordo riguarda prodotti da medicazione per allettati nonché integratori iper e ipoproteici per dializzati e persone affette da insufficienza renale, distribuiti in modalità dpc a circa 4mila assistiti in tutta la provincia. Il materiale, in sintesi, viene acquistato dall’Asl e stoccato in un magazzino di Federfarma, da dove è poi inviato alle singole farmacie. Il compenso, in questo caso, ammonta a 8 euro a fornitura (pacchetto), sempre senza iva. «Questo protocollo» conclude Nicolosi «rappresenta il punto di arrivo di un percorso virtuoso avviato in forma sperimentale nel 2016 e oggi diventato un modello a livello regionale».