Dematerializzazione dei buoni spesa all’orizzonte anche per i 18mila celiaci dell’Emilia Romagna. Dal prossimo primo luglio, spiega una nota della Regione, per acquistare in regime rimborsato i prodotti gluten free basterà recarsi in farmacia o nei negozi convenzionati con la tessera sanitaria e il codice pin rilasciato dall’Asl di competenza. La quota mensile di rimborso (dai 56 ai 124 euro, a seconda del sesso e dell’età) potrà essere spesa in un’unica soluzione oppure in più passaggi, e gli assistiti che hanno attivato il Fascicolo sanitario elettronico potranno verificare online la rimanenza. Niente più buoni cartacei quindi, con benefici non indifferenti per gli assistiti, che non dovranno più recarsi all’Asl per ritirarli, e per gli uffici pubblici.
La dematerializzazione, continua il comunicato, è merito del «lavoro comune svolto dai servizi regionali e dalle Aziende sanitarie, in stretta collaborazione con l’Aic, Associazione italiana celiachia, che ha sostenuto e seguito passo passo il progetto». In Emilia-Romagna la spesa pubblica per l’erogazione degli alimenti senza glutine è passata dai 17,9 milioni di euro del 2014 ai 19,7 del 2018, i celiaci diagnosticati invece sono cresciuti del 7% tra il 2017 e il 2018. Il rapporto tra maschi e femmine è di 1 a 3.