Potrebbero recuperare la loro validità per un ultimo “scorrimento” le graduatorie regionali del concorso straordinario già scadute finora per decorrenza dei termini. È quanto si prospetta dopo l’ordinanza con cui Il Tar Puglia ha riconosciuto la sospensiva al ricorso di due farmaciste che nella primavera scorsa avevano inviato alla Regione un’istanza/diffida affinché la Regione proseguisse nell’assegnazione delle sedi ancora vacanti.
Le due ricorrenti, come specifica l’ordinanza, sono collocate in graduatoria in una posizione subito successiva a quella dell’ultimo candidato interpellato. L’articolo 11, comma 6, della legge 27/2012 che ha istituito il concorso straordinario – proseguono i giudici del Tar – stabilisce che «le sedi non accettate sono offerte ad altrettanti candidati che seguono in graduatoria fino all’esaurimento delle sedi messe a concorso o all’interpello di tutti i candidati». La graduatoria, inoltre, «deve essere utilizzata per sei anni a partire dalla data del primo interpello, con il criterio dello scorrimento per la copertura delle sedi farmaceutiche eventualmente resesi vacanti a seguito delle scelte effettuate».
La graduatoria del concorso pugliese è scaduta il 15 ottobre scorso, con nove delle sedici sedi messe in assegnazione non accettate, ma va considerato che «sia la ratio legis sia la ratio del bando sono quelle di favorire, in un’ottica di liberalizzazione e di ampliamento del servizio, la più estesa copertura possibile delle sedi contemplate dal concorso straordinario per soli titoli». Di conseguenza, è la valutazione dei giudici, «l’Amministrazione regionale potrebbe meglio approfondire la fattispecie concreta, restituendo una interpretazione giuridica più consona alla natura ultimativa dell’interpello già indetto, al fine di soddisfare l’interesse pretensivo azionato».
La nota regionale che aveva respinto l’istanza/diffida delle due farmaciste è stata quindi sospesa in attesa della trattazione di merito, che avverrà nel settembre 2023. Ma è evidente che la speranza del Tar è che nel frattempo la Regione riapra la graduatoria di propria iniziativa. Con un possibile effetto domino sulle altre amministrazioni dove la graduatoria è ormai scaduta (Toscana, Liguria e Piemonte, per esempio).